Se il Pescara è riuscito a limitare i danni in un avvio di stagione complicato, gran parte del merito va a Sebastiano Desplanches. L’ex portiere dell’Italia Under 21, nonostante qualche piccolo errore (come sul terzo gol del Cesena o sul quarto della Sampdoria, episodi comunque ininfluenti ai fini del risultato), si è rivelato uno dei migliori in campo in quasi tutte le gare disputate finora.

Le sue parate decisive hanno evitato risultati ben più pesanti e hanno permesso ai biancazzurri di rimanere in partita anche nei momenti più difficili.

Numeri da protagonista assoluto

I dati raccontano meglio di qualsiasi aggettivo la portata delle prestazioni di Desplanches: 31 parate in 7 partite, con una media di 4,4 interventi a match e un indice di reti evitate pari a 3,6.
Un rendimento che non solo lo piazza in cima alla classifica dei portieri più impegnati del campionato, ma che evidenzia anche quanto la fase difensiva del Pescara abbia bisogno di crescere.

In pratica, se il portiere è costantemente tra i migliori in campo, significa che è stato troppo spesso chiamato in causa, segno di una squadra che concede troppo agli avversari.

Un Pescara che si affida alle sue mani

La squadra di Vincenzo Vivarini si sta ancora assestando, ma è chiaro che senza le prodezze del suo numero uno il bilancio sarebbe ben più negativo.
Desplanches è diventato una certezza tra i pali, grazie ai suoi riflessi, alla capacità di leggere le situazioni e alla freddezza nei momenti chiave.
La speranza ora è che la retroguardia biancazzurra riesca a trovare maggiore compattezza e protezione, così da non dover dipendere ogni volta dalle parate del suo portiere.

L’obiettivo: trasformare le sue parate in solidità di squadra

Il grande lavoro di Desplanches deve diventare una base da cui ripartire. Vivarini dovrà lavorare per trasformare le sue prestazioni individuali in un miglior equilibrio collettivo, riducendo i rischi e restituendo alla squadra quella serenità difensiva che oggi manca.
Se il Pescara riuscirà a trovare il giusto assetto, le parate del suo numero uno potranno diventare il simbolo non più di una resistenza forzata, ma di un gruppo capace di costruire solidità e risultati.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print