Il campionato del Pescara è arrivato a un punto di rottura. Non è più solo una fase negativa o una striscia di risultati deludenti: con una sola vittoria in 14 partite e appena 9 punti conquistati, i biancazzurri occupano l’ultimo posto della graduatoria. Numeri che parlano da soli, numeri che obbligano a guardare in faccia una realtà dura: senza un cambio di passo, la salvezza rischia di svanire prima ancora che inizi il girone di ritorno.

Il tempo per raddrizzare la rotta c’è ancora, ma non è infinito. E le prossime cinque giornate rappresentano un bivio vero, forse il più importante dell’intera stagione. Un mini–ciclo che vale doppio: per i punti in palio e per la consapevolezza che può dare a un gruppo finora fragile, altalenante, troppo spesso punito da errori individuali e cali di attenzione.

Bari, la prima tappa di una salita ripidissima

Lunedì il Pescara dovrà affrontare una trasferta che pesa come un macigno, quella di un San Nicola in cui l’ex Vincenzo Vivarini attende i biancazzurri con il Bari desideroso di riscatto. Per il Pescara, sarà una gara che richiederà personalità, solidità e soprattutto coraggio, qualità che nelle ultime uscite sono venute a mancare nei momenti chiave.

Non è una partita qualunque: è la prima delle cinque sfide che possono riaprire la stagione o, al contrario, spingere la squadra ancora più giù in una spirale negativa.

Due partite all’Adriatico: Frosinone e Reggiana, qui non si può sbagliare

Dopo Bari, il Pescara tornerà davanti al pubblico di casa con un doppio appuntamento che pesa come una sentenza.
Frosinone il 14 dicembre e Reggiana il 20 dicembre rappresentano due occasioni irripetibili per ritrovare fiducia e punti. L’Adriatico deve diventare un valore aggiunto, un luogo in cui ricostruire certezze e identità.

Per restare aggrappati al treno salvezza, queste due gare non possono essere trattate come normali impegni di campionato: servirà trasformarle in punti, possibilmente in vittorie.

Spezia il 27 dicembre: una trasferta per stomaci forti

Il 2025 si chiuderà con una sfida estremamente complessa: la trasferta contro lo Spezia, una delle squadre più imprevedibili del campionato. Giocare il 27 dicembre, a cavallo delle festività, aggiunge un ulteriore livello di difficoltà mentale e fisica.

In partite così, spesso, a fare la differenza è la forza del gruppo, la capacità di rimanere lucidi quando le energie iniziano a scendere.

Juve Stabia il 10 gennaio: il girone d’andata finisce già in clima mercato

L’ultima tappa di questo percorso sarà a Castellammare il 10 gennaio, quando il Pescara affronterà la Juve Stabia in un match che potrebbe avere un valore enorme per la classifica. Quel giorno il mercato invernale sarà già aperto, e le prime indicazioni societarie potrebbero iniziare a riflettere il futuro della squadra.

Chi entrerà e chi uscirà dipenderà anche da ciò che accadrà in queste cinque partite.
Ogni punto raccolto, ogni passo avanti o indietro, peserà nelle valutazioni.

Un futuro ancora da scrivere, ma serve una scossa immediata

Il Pescara si trova davanti a un bivio che non ammette mezze misure. Questo blocco di cinque partite è tutto ciò che separa la squadra da un girone d’andata fallimentare o da un primo segnale di riscossa. Per salvarsi serviranno punti, ma soprattutto servirà ritrovare coraggio, identità e continuità.

È il momento in cui serve una reazione vera. Il tempo delle attenuanti è finito: quello della svolta, invece, è appena cominciato.

Sezione: News / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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