Per qualche ora, per qualche giorno, l’incubo ha aleggiato sopra il Pescara come una nuvola nera pronta a scatenarsi. L’infortunio di Giacomo Olzer, caduto male proprio quando sembrava pronto a riprendersi la scena, aveva fatto temere il peggio: si parlava di possibile lesione, persino di rottura del legamento crociato posteriore. Uno scenario devastante, sia per il giocatore sia per una squadra che già naviga in acque turbolente.

E invece il responso degli esami strumentali ha ribaltato tutto: solo una distrazione, niente intervento chirurgico, nessun incubo a lungo termine. Olzer potrà recuperare con terapie conservative, seguendo un percorso studiato per rimetterlo in piedi senza forzature. Una notizia che vale oro e che ridà fiato a un ambiente provato.

Ma allo stesso tempo apre una nuova fase, altrettanto delicata: il Pescara ha bisogno di lui, subito.

Il calendario non aspetta: per il Pescara iniziano quattro finali

Da qui alla sosta invernale, il campionato metterà davanti ai biancazzurri quattro partite fondamentali, quattro esami che possono dire molto di più della classifica attuale. Sono gare che pesano, perché arrivano in un momento in cui non c’è più margine per errori o mezze prestazioni.

Ed è proprio in questo snodo della stagione che Olzer deve prendersi sulle spalle la squadra. Non è una pretesa, ma una necessità tecnica. Il Pescara ha bisogno della sua qualità tra le linee, della sua capacità di accelerare, di illuminare situazioni stagnanti, di trasformare una giocata in un’occasione da gol. Perché finché è mancato, la luce si è vista sempre meno.

Dall’incubo alla responsabilità: un talento atteso al salto

Olzer non è semplicemente un giovane di prospettiva: è uno di quei calciatori che cambiano il modo in cui la squadra respira. I suoi primi lampi a inizio campionato lo avevano già dimostrato. È un giocatore moderno, capace di interpretare più ruoli e dare imprevedibilità a un reparto offensivo che, senza di lui, tende a faticare.

Ora il Pescara gli chiede di essere più di un talento: gli chiede di diventare un riferimento. Di trasformare il rischio scampato in un nuovo slancio, sia personale che collettivo.

Il rientro graduale e un ruolo che peserà

Il percorso verso la piena forma non sarà immediato: Olzer dovrà ritrovare ritmo, sicurezza e minuti nelle gambe. Ma il piano dello staff tecnico è chiaro: inserirlo gradualmente, ma farlo diventare — da qui alla sosta — un pilastro nelle rotazioni offensive.

Lui dovrà essere bravo a gestirsi, il Pescara dovrà essere bravo a proteggerlo. Ma se i tempi saranno rispettati, Olzer diventerà la variabile in grado di cambiare il finale d’anno della squadra.

Sezione: News / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print