La vigilia di Bari–Pescara ha assunto i contorni di una giornata che, già prima del calcio d’inizio, promette emozioni, tensioni e polemiche. Non è una partita come le altre, e lo si capisce dall’atmosfera che avvolge il San Nicola: un contesto che somiglia più a un teatro di protesta che a uno stadio pronto ad accogliere un match di campionato.

I gruppi organizzati della Curva Nord biancorossa hanno scelto di non varcare i cancelli dello stadio. “Lasciamo lo stadio vuoto” è lo slogan che segna una presa di posizione forte, netta, quasi drastica. La protesta non si limiterà alla diserzione, ma si aprirà con un corteo che partirà dal cuore della città, a testimonianza di una rottura profonda tra la tifoseria e l’ambiente societario. Una frattura che farà da sfondo al match, trasformandolo in un evento senza il calore che solitamente rende il San Nicola un’arena infuocata.

E non sarà solo la tifoseria di casa a mancare. Anche il settore ospiti resterà desolatamente vuoto, dopo la decisione di vietare la vendita dei tagliandi ai residenti in Abruzzo. Il Pescara, già nel momento più complesso della sua stagione, dovrà affrontare una delle trasferte più difficili del campionato senza il sostegno dei propri tifosi. Un’assenza pesante, soprattutto per una squadra che avrebbe bisogno come mai prima d’ora dell’energia della sua gente.

Sul campo, la situazione non è più serena. Se il Bari non vince da più di un mese e nelle ultime quattro gare ha raccolto appena due punti, il Pescara vive un periodo ancora più buio. È ultimo in classifica, con una fragilità evidente nei risultati e nella tenuta emotiva. Le due squadre arrivano alla sfida condividendo lo stesso senso di smarrimento, con la consapevolezza che un’altra battuta d’arresto potrebbe avere conseguenze devastanti.

A rendere il tutto ancora più complesso c’è la storia recente dei confronti diretti: il Pescara ha ottenuto una sola vittoria nelle ultime nove gare contro il Bari in Serie B. Quattro pareggi, quattro sconfitte e cinque partite senza segnare raccontano di un tabù difficile da scacciare, soprattutto per una squadra che oggi fatica persino a trovare la rete contro avversari meno ostici.

È questo il contesto nel quale si consumerà la sfida. Un match che sembra destinato a essere molto più di una gara di campionato: è un incrocio emotivo, è un banco di prova, è una chiamata al riscatto per entrambe. Il Pescara deve ritrovare dignità e punti per uscire dal fondo della classifica; il Bari, invece, è costretto a reagire per non perdere definitivamente la fiducia della piazza.

In un silenzio che farà rumore, Bari–Pescara rischia di diventare la partita più tesa e più significativa della stagione. Una di quelle in cui non conta solo il risultato, ma il modo in cui lo si ottiene. E soprattutto, il modo in cui lo si vive.

Sezione: News / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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