Il viaggio del Pescara nel suo dicembre decisivo comincia da uno dei campi più caldi d’Italia, ma questa volta il termometro dell’ambiente potrebbe giocare in senso opposto rispetto al solito. Al “San Nicola”, infatti, i biancazzurri affronteranno il Bari dell’ex Vincenzo Vivarini in un contesto del tutto particolare: tensione altissima, contestazione aperta e una frattura evidente tra tifoseria e squadra. Elementi che, se letti con attenzione, potrebbero trasformarsi in un fattore favorevole per il Delfino.

La notizia che ha scosso l’ambiente barese è arrivata chiara e inequivocabile: i gruppi organizzati della Curva Nord non entreranno allo stadio. Non ci sarà il tifo, non ci saranno cori, non ci sarà quella spinta che di solito fa del San Nicola un fortino. Al contrario, proprio lunedì — il giorno della partita — scatterà una manifestazione di protesta nel cuore della città. Un gesto forte, simbolico, che racconta meglio di ogni analisi la frustrazione di una piazza che si sente tradita, delusa e ancora lontana dall’immagine di una squadra capace di competere come previsto in estate.

Questa atmosfera esplosiva potrebbe influire sull’andamento della partita. Senza il sostegno del pubblico, il Bari rischia di affrontare il match con un peso emotivo più ingombrante del solito. Ogni errore potrebbe diventare un macigno, ogni episodio una miccia per riaccendere le tensioni latenti. Ed è qui che il Pescara deve mostrarsi lucido: entrare in campo con ordine, intensità e attenzione, sfruttando la possibile fragilità psicologica di una squadra che si sente sotto processo.

Affrontare l’ex Vivarini dà inoltre alla sfida una sfumatura speciale. Il tecnico conosce bene l’ambiente biancazzurro, ma è anche perfettamente consapevole che la situazione barese richiede un risultato immediato per calmare le acque. Un ulteriore elemento che può spostare gli equilibri emotivi.

Per il Pescara, che sta vivendo un momento cruciale della stagione e che deve recuperare punti pesantissimi in chiave salvezza, questa trasferta non è solo la prima di una serie di sfide decisive: è una chance concreta per ripartire con un segnale forte. Vincere o anche semplicemente uscire indenni da Bari significherebbe approcciare le gare successive con una rinnovata consapevolezza, in un momento in cui ogni dettaglio può fare la differenza.

Ci saranno altre battaglie all’orizzonte, ma tutto parte da qui: da un San Nicola insolitamente silenzioso e da un Pescara chiamato a sfruttare un’opportunità che non capita spesso.

Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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