È la storia di un ragazzo notato dall'occhio lungimirante di Pierpaolo Marino, prelevato dal Pavia e portato in riva all'Adriatico nel 1991. Un ragazzo di nome Massimiliano Allegri, che sotto la guida di Giovanni Galeone sarebbe diventato non solo un calciatore, ma l'erede di un'idea di calcio.

L'ARRIVO: UN RAGAZZO IN PUNTA DI PIEDI, UN LEADER IN NASCITA
La squadra era già fatta, l'ambiente era quello esplosivo di un Pescara che sognava in grande. Galeone stesso raccontò: «La dirigenza ingaggiò questo ragazzo che sinceramente non conoscevo. Dopo tre giorni mi era tutto chiaro». Non servì altro. Allegri arrivò in punta di piedi, ma con un'intelligenza tattica e una personalità che in pochi giorni ne fecero un punto di riferimento. Non urlava, non faceva show. Guidava.

L'APICE: I 12 GOL IN SERIE A E LA FIRMA SULLA STORIA
Fu con la maglia biancazzurra che Allegri visse la sua stagione più esplosiva. Nel campionato di Serie A 1992-1993, in quella che è ricordata come una delle squadre più spettacolari e dannatamente offensive della storia recente, Allegri segnò 12 reti in 31 partite. Un numero da vero e proprio interno offensivo. E il suo primo gol in A lo incise all'1' di Pescara-Milan 4-5, una partita entrata nella leggenda, contro una delle squadre più forti del mondo. Non fu un caso. Fu la conferma di un ragazzo che in quel calcio totale, in quell'audacia tattica di Galeone, aveva trovato la sua dimensione perfetta.

L'EREDITÀ: «GALEONE, IL MIO MAESTRO»
Il legame con Galeone andava oltre il campo. Allegri lo ha sempre definito un maestro, un uomo che gli ha insegnato «il piacere del calcio». E Galeone, in quell'allievo così speciale, vide subito qualcosa di unico: un calciatore che era già un allenatore, un ragazzo serio che sarebbe diventato un leader.

Quell'esperienza a Pescara non fu una semplice tappa. Fu la pietra fondante. In quel laboratorio di calcio e di vita, tra promozioni, gol in A e lezioni di Galeone, si è forgiato l'allenatore che oggi tutti conoscono. L'intelligenza, la capacità di leggere il gioco, il pragmatismo unito alla visione: tutto è nato qui, in quegli anni '90 indimenticabili, quando un ragazzo arrivato dal Pavia iniziò a scrivere la sua storia. Una storia che, dalla sua Livorno, l'avrebbe portato in cima al mondo.

Sezione: Ex / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 12:01
Autore: Antonio Iannucci
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