A oggi sono due tra gli allenatori più titolati, popolari e talentuosi della massima serie. Entrambi, però, hanno avuto anche un passato altrettanto valido calcando il rettangolo verde ed ebbero modo di segnalarsi anche con la casacca del Pescara. Si tratta dell'attuale tecnico del Milan Massimiliano Allegri e di quello della Roma Gian Piero Gasperini.     

Con il Pescara in massima serie 

Sia pure in epoche diverse ma in uno stesso ruolo, quello di centrocampisti, sia Allegri sia Gasperini diedero prova di non concepire il gioco di metà campo semplicemente in ottica di copertura ma di pensarlo anche come licenza di andare a profanare le porte altrui. Una mentalità d'attacco che hanno saputo poi trasmettere anche alle squadre da loro allenate con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, tifosi e addetti ai lavori. Il loro punto in comune è appunto la prolificità realizzativa con cui caratterizzarono la loro esperienza in terra abruzzese. 

La carriera con il Pescara di Massimiliano Allegri 

Massimiliano Allegri cominciò a indossare la divisa del Pescara nel 1991 quando presidente era Pietro Scibilia e allenatore Giovanni Galeone. Quest'ultimo ebbe modo di dire che "da giocatore ha fatto molto meno di quanto meritasse" e che "già in campo si vedeva che aveva la stoffa dell'allenatore". Allegri lasciò al Delfino un'eredità di 64 presenze e 16 gol nella sua prima vita in biancoblù durata sino al 1993. Sarebbe poi tornato in riva all'Adriatico dal 1998 al 2000 totalizzando 46 presenze e quattro reti. A tutt'oggi resta in massima serie colui che ha segnato maggiormente con i colori pescaresi con dodici reti. "Quello a Pescara-  ricorderà in seguito - è stato un momento di forte crescita caratterizzato da un grande amore reciproco"

La carriera in biancoblù di Gian Piero Gasperini    

Al terzo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi del Pescara figura un altro nome che avrebbe poi fatto immensa strada come allenatore, soprattutto  nelle file dell'Atalanta condotta sino alla Champions League, ovvero l'attuale tecnico della Roma Gian Piero Gasperini. Tra il 1987 e il 1989, in massima serie, ebbe modo di profanare le porte avversarie in dieci occasioni. A condurre la società vi era sempre il tandem Scibilia- Galeone. Gasperini, però, era arrivato in Abruzzo nel 1985 e vi rimase sino al 1990 e lasciò un'eredità complessiva di 160 presenze e ventuno reti. "In Abruzzo - ebbe modo di affermare in un'intervista- ho avuto da calciatore le mie soddisfazioni migliori, ero capitano della squadra nella promozione in A e nella salvezza con Galeone, c'erano i primi stranieri, Junior e Sliskovic, avevamo ventisette mila abbonati ed eravamo seguitissimi anche in trasferta, è il miracolo sportivo dell'Abruzzo, lì ho tanti amici". 

Due partite emblematiche

Il florilegio di aneddotica dei due allenatori per quanto concerne le partite con il Pescara è ampio. Alcune, però, scintillano più delle altre. Per Allegri uno dei ricordi più vividi è certamente quello di un Pescara- Juventus 5-1 nella stagione 1992-93 quando, prima di retrocedere in cadetteria, la squadra abruzzese di cui faceva parte inflisse a quella che sarebbe diventata la "sua" Juventus pluriscudettata una delle sconfitte più cocenti della sua storia. Ancora oggi, a molti tifosi pescaresi, rimembrare quell'epico successo fa brillare gli occhi. Per Gasperini l'emozione forte si è verificata il 30 novembre del 2016 quando, come tecnico dell'Atalanta, affrontò a Bergamo il Pescara ed ebbe la meglio per 3-0, Anche in quell''occasione ricordò i suoi trascorsi pescaresi con notevole affetto.   

Sezione: Ex / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 17:27
Autore: Cristiano Comelli
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