Di origini sudamericane – nato a Valencia, in Venezuela, il 7 ottobre 1949 – questo centrocampista mancino dai baffi iconici è stato l'anima tecnica del Pescara che, nel 1977, raggiunse per la prima volta nella sua storia la Serie A.

L'IMPRESA STORICA: 1977, IL PESCARA APPRODA IN SERIE A
Quell'anno il campionato si decise in un triangolare di spareggio con Atalanta e Cagliari, dopo che le tre squadre erano arrivate a pari merito al secondo posto, dietro il Lanerossi Vicenza. A guidare quegli "eroi" c'era Giancarlo Cadé, ma il giocatore più talentuoso di quel gruppo era universalmente riconosciuto in Bruno Nobili.

LA CARRIERA: DALL'ESORDIO IN ROMA AL TRIONFO A PESCARA
Cresciuto nelle giovanili della Roma, esordì in Serie A nella stagione 1968-69 in Roma-Varese. Quella sarebbe rimasta la sua unica presenza in maglia giallorossa. Dopo un prestito all'Ascoli, venne "sbolognato" in Serie C alla Maceratese.

Proprio a Macerata, però, Nobili seppe farsi notare: piede mancino educato, buon tiro dalla distanza e visione di gioco. Le sue prestazioni gli valsero il passaggio all'Avellino, dove con 12 reti firmò la promozione in Serie B nell'estate del 1973.

La seconda chance in A arrivò con il Cagliari, ma con soli 13 gettoni e una rete. La sua fortuna si chiamò Pescara: arrivato nel 1974, divenne ben presto uno dei migliori giocatori del torneo cadetto. Nella stagione 1976-77 fu il miglior realizzatore della squadra (in ex aequo, con 9 reti) e conquistò la Serie A. Nel 1979 bissò il successo con un'altra promozione, rimanendo a Pescara fino al 1984.

DOPO IL RITIRO: L'ATTIVITÀ DA ALLENATORE
Appese le scarpette al chiodo, restò come allenatore al Francavilla. Guidò poi Avezzano, Castel di Sangro, Gualdo, L'Aquila, Fermana, Maceratese e Fiorenzuola. Nel 2013 tornò al Pescara come vice di Cristian Bucchi nell'ultima, fugace apparizione in Serie A del club.

La storia di Bruno Nobili è quella di un calciatore che seppe rialzarsi dopo diverse delusioni, trovando a Pescara non solo la consacrazione sportiva, ma diventando per sempre un'icona indelebile del calcio abruzzese.

Sezione: Ex / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 17:35
Autore: Antonio Iannucci
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