L'entusiasmo per la B ritrovata è già quasi sparito e non era mai successo. Meno di 3000 abbonamenti dopo una promozione è un inedito a Pescara, piazza capace di accendersi come poche e quasi sempre di assicurare appoggio incondizionato alla squadra. Stavolta non è andata così e non si tratta di pigrizia, disaffezione o, come ha sostenuto il presidente Sebastiani, di tifoseria abituata troppo bene. Dopo mesi di chiacchiere su obiettivi solo ipotetici, il mercato ha regalato a mister Vivarini una rosa oggettivamente modesta e probabilmente inadatta alla categoria. Età media bassa (25 anni) con pochi elementi esperti della cadetteria e troppe scommesse, tra l'altro in prestito secco quindi non patrimonializzabili per dare continuità ad un eventuale progetto, inoltre pochi cambi nei ruoli più delicati come la difesa e troppi doppioni in attacco. Tanto che il ds Foggia da una settimana è a caccia di uno svincolato e pure lì ci sono difficoltà, visto il budget minimalista. Insomma, a detta di tutti gli addetti ai lavori non si è lavorato con grande logica ma piuttosto per ripieghi, tanto che il Pescara è unanimemente posto in coda ai pronostici salvezza e al mercato biancazzurro i siti di settore hanno appioppato mediamente un 5. Non grandi prospettive per i tifosi, quindi, aggiungiamoci poi un inizio campionato che ha confermato queste lacune e i problemi di staticità riscontrati allo stadio Adriatico. Solo oggi o domani infatti si saprà se il Pescara potrà giocare nel suo tempio le gare interne, a partire da quella di sabato prossimo col Venezia, o dovrà emigrare addirittura a Casteldisangro, unica società che si è offerta di ospitarlo. Un dubbio mica da poco per i tifosi e comunque bene che vada si dovrà limitare gli ingressi in tribuna, come già successo col Cesena. Tutto questo spiega lo scarso successo della campagna abbonamenti, con numeri ben al di sotto delle aspettative minime della societ0à. I tifosi però giustamente vogliono capire che stagione li aspetta e non hanno voluto impegnare subito risorse economiche per dare una fiducia in bianco, tenendo conto delle difficoltà economiche di molte famiglie medie. Il Pescara poi non ha voluto mettere in piedi alcuna iniziativa promozionale per sciogliere questi dubbi, ad esempio come accaduto ad Ascoli o Empoli, dove alcuni settori popolari sono stati assegnati con prezzi realmente....popolari. Siamo certi però, come già successo lo scorso anno a stagione in corso e molte altre volte, che lo stadio sarà riempito se la squadra saprà sorprendere gli scettici e dare un senso al campionato. Di incoraggiante c'è lo stato di forma e fisico dimostrato nelle amichevoli durante la sosta dei nuovi arrivi Vinciguerra, Okwonkwo e Tsadjout (in foto) che senz'altro alzeranno il livello di un attacco finora asfittico. Bisognerà vederli in test più probanti ovviamente, ma se non altro si tratta di giocatori pronti e non arrivati, come già successo, in convalescenza, fuori forma o da recuperare. Se non già rotti come fu per il bulgaro Chochev, mai uscito dall'infermeria. Vivarini dovrà comunque compiere un mezzo miracolo per dare competitività a questa rosa, partendo dai segnali positivi intravisti a Mantova, specie a centrocampo. Basterà? I tifosi lo sperano, ma è una fiducia che va meritata sul campo. Chiacchiere e favole se ne sono già messe in giro troppe.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 12:20 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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