Tanta qualità sulla carta, ma diversi giocatori arrivano da periodi di inattività: la vera sfida sarà trasformarli in pedine pronte per la Serie B.
Il Pescara ha completato il suo mercato con un vero e proprio colpo di coda. Nell’ultima settimana sono arrivati Vinciguerra (Cagliari), Corazza e Okwonkwo (Bologna), Caligara (Sassuolo) e Tsadjout (Cremonese) in prestito, oltre allo svincolato Brandes (ex Ajax B). Operazioni che vanno ad aggiungersi a un organico già rinnovato in profondità durante l’estate.
Sulla carta il pacchetto è di livello: Vinciguerra è considerato uno dei prospetti più interessanti del vivaio cagliaritano, Caligara porta geometrie a centrocampo, Tsadjout offre finalmente un riferimento in attacco. E poi c’è Okwonkwo, un tempo promessa del calcio italiano, capace di spaccare le difese con la sua velocità.
Ma la realtà racconta anche altro: quasi tutti questi profili arrivano da stagioni altalenanti, con pochi minuti nelle gambe e bisogno di ritrovare fiducia. Corazza non gioca con continuità da tempo, Okwonkwo deve rimettersi in piedi dopo un lungo stop, Caligara non è riuscito a imporsi a Sassuolo, Tsadjout ha vissuto un’annata in ombra. Brandes, infine, era svincolato da mesi e dovrà adattarsi al calcio italiano.
Il direttore sportivo ha puntato su una linea chiara: sfruttare le relazioni con le big di Serie A per portare a Pescara giovani di prospettiva e rilanciare giocatori che altrove hanno perso spazio. Una strategia che regala nomi intriganti, ma che inevitabilmente porta con sé dei rischi: serve tempo, lavoro e soprattutto un contesto tattico che valorizzi chi arriva senza ritmo.
Ora tocca all’allenatore cucire addosso alla squadra una nuova identità. Tsadjout permetterà di togliere Olzer dall’improvvisato ruolo di centravanti, Caligara dovrà dare ordine in mezzo, Okwonkwo e Vinciguerra portare velocità e fantasia negli ultimi trenta metri. Ma nessuno di questi giocatori è pronto per trascinare subito: la differenza la farà la capacità del tecnico di gestirli, inserirli gradualmente e proteggerli dalle pressioni di una piazza che non perdona.
Il popolo biancazzurro, come sempre, ha fatto la sua parte anche in queste prime giornate difficili. Ma la pazienza non è infinita: dopo anni di rivoluzioni e promesse, la tifoseria chiede certezze e risultati. Il mercato ha consegnato materiale interessante, ora serve che dal campo arrivino risposte concrete.
Il Pescara chiude il mercato con entusiasmo e incognite. I colpi ci sono, le potenzialità pure. Ma la vera partita comincia adesso: trasformare un gruppo di scommesse in una squadra vera, capace di reggere l’urto di una Serie B che non aspetta nessuno.

Sezione: Copertina / Data: Lun 01 settembre 2025 alle 21:08
Autore: Antonio Iannucci
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