Il rapporto tra Vincenzo Vivarini e Riccardo Brosco non è certo una novità. Il tecnico ha già allenato il difensore in tre tappe cruciali: al Latina nel 2016-17 (4 gol in Serie B), poi all’Ascoli due anni dopo (5 reti), e lo avrebbe voluto anche al Bari nel 2019. Adesso, i due si ritrovano al Pescara per affrontare una delle sfide più difficili: centrare la salvezza.

Il ruolo nel nuovo assetto difensivo

Il Delfino sta costruendo la sua identità tattica sulla difesa a tre, uno schema in cui Brosco riesce a esprimersi al meglio come centrale. Finora, complici le carenze della rosa, è stato impiegato sul centrodestra, garantendo comunque solidità e buone prestazioni. Certo, l’età e qualche acciacco fisico ne limitano la freschezza atletica, ma l’esperienza resta un’arma preziosa.

Leadership e palle inattive: i suoi punti di forza

Oltre alla capacità di lettura e alla fisicità, Brosco rappresenta una risorsa fondamentale anche nelle situazioni di palla inattiva, dove può diventare un’arma aggiuntiva per il reparto offensivo. Ma soprattutto, la sua presenza in campo e nello spogliatoio può trasmettere sicurezza e ordine a un gruppo che ha bisogno di certezze.

Un uomo chiave per la missione salvezza

La scelta di Vivarini di puntare nuovamente su Brosco non è casuale: si tratta di un giocatore di fiducia, già protagonista in passato sotto la sua guida. Ora il Pescara dovrà sfruttarne al massimo le qualità per raggiungere un obiettivo che appare complesso ma non impossibile.

Sezione: News / Data: Sab 06 settembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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