Il calciomercato del Pescara ha suscitato critiche e discussioni, ma il presidente Daniele Sebastiani ha voluto chiarire le difficoltà con cui la società ha dovuto fare i conti. Budget limitato, minor appeal rispetto ad altri club, regole stringenti sull’indice di liquidità e mancate cessioni: queste le principali zavorre che hanno condizionato le trattative.

“Il Pescara deve essere una società sostenibile. Le altre, senza i loro Paperon de’ Paperoni, sarebbero tutte fallite” – ha dichiarato Sebastiani, sottolineando come la gestione oculata sia l’unica via percorribile per garantire stabilità al club.

Il patron ha poi rimarcato il contesto profondamente diverso in cui oggi si gioca la Serie B: “Siamo tornati in B dopo 4 anni, ma il campionato è completamente cambiato. Sono arrivati grandi club che hanno massacrato il mercato dei calciatori. I prezzi che girano oggi in B non circolano nemmeno in alcune squadre di A”.

Un problema, quello dei contratti gonfiati, che secondo Sebastiani sta creando una spirale negativa: “Ci sono contratti pesanti che le società non riescono a togliersi e tanti giocatori rimarranno fermi per sei mesi perché non accettano decurtazioni”.

Nonostante le difficoltà, il presidente biancazzurro invita a guardare avanti con pragmatismo: la squadra, ora che il mercato è chiuso, dovrà trovare la propria identità sul campo, dimostrando che anche con risorse più contenute si può competere.

Sezione: News / Data: Mer 03 settembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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