Il mercato estivo del Pescara si è concluso lasciando più amaro che entusiasmo. Ancora una volta, come già accaduto la scorsa estate e nel mercato invernale, i biancazzurri hanno inseguito grandi nomi senza riuscire a portarne a casa neanche uno.

Si è parlato tanto, moltissimo, di attaccanti come Massimo Coda, bomber di categoria, o dell’intramontabile Gianluca Lapadula, sogno mai realizzato della piazza. Persino un profilo strutturato come Andrea Petagna del Monza era stato avvicinato al Delfino, ma anche in questo caso la trattativa si è arenata sul più bello.

Non solo attaccanti: sono circolati i nomi di Martella, Ghion e Hamza Rafia, che avrebbero potuto alzare il livello tecnico della squadra e accendere l’entusiasmo della tifoseria. Ma, come spesso accade, tra indiscrezioni, sondaggi e abboccamenti non si è concretizzato nulla.

Il risultato? Tanto fumo e poco arrosto. I tifosi, che avevano già vissuto l’illusione lo scorso inverno con l’arrivo di Alberti (presentato come il bomber capace di cambiare il campionato e poi rivelatosi tutt’altro), si ritrovano ancora una volta con la sensazione di essere stati presi in giro.

Non è questione di aver mancato uno o due obiettivi: anche solo uno di questi colpi avrebbe potuto cambiare volto al Pescara e riportare entusiasmo sugli spalti dell’Adriatico. Invece resta la delusione, perché il mercato ha raccontato più di quello che è stato realmente fatto.

Ora toccherà a Vivarini spremere al massimo ciò che ha a disposizione. Ma la verità è che, per l’ennesima volta, il Pescara si ritrova con un pugno di mosche in mano, e i tifosi non hanno nascosto la loro amarezza per un’estate che poteva e doveva essere diversa.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 06:55
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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