Prova della verità superata, oltre ogni ragionevole…Gubbio. Giocando un po' con le parole, si può comunque affermare che la delicata trasferta umbra, affrontata con l’organico rimaneggiato tra infortuni e squalifiche, ha fornito risposte incoraggianti per mister Baldini e per i tifosi biancazzurri. La squadra ha saputo compattarsi e reagire, dimostrando ancora una volta di avere i numeri per stare in alto, provando a tenere a distanza Ternana ed Entella. Se queste ultime due hanno un attacco sicuramente più prolifico e affidabile, il Pescara può contare sul gioco e sulla abnegazione di tutta la rosa. A Gubbio ha di nuovo vinto di squadra, cercando di fare la partita nel primo tempo, dove comunque ha costruito un paio di situazioni clamorose per passare e poi prendendo il sopravvento, una volta in superiorità numerica. Questa volta, infatti, sono stati i biancazzurri a beneficiare di un’espulsione e, come ha onestamente riconosciuto Baldini, lì la gara è cambiata per inerzia, mentre prima i locali avevano dimostrato di poter impensierire il “portiere di giornata” Ivan Saio, che ha sostituito senza ansie il più esperto Plizzari. “Ero certo che i ragazzi non si sarebbero depressi dopo la beffa col Pineto- ha commentato il tecnico toscano- anzi da prestazioni così dobbiamo trarre la convinzione dei nostri mezzi. Andremo in B, lo ribadisco, io ci credo”. Silvio Baldini sempre più un idolo per la tifoseria pescarese, non troppo distante da Galeone e Zeman, specie dopo aver dedicato la vittoria a due tifosi sfortunati: Paola, affetta da SLA ma che non si perde una partita della squadra del cuore, e Marco, morto due giorni dopo aver strappato al tecnico la promessa di vincere a Gubbio. “Era molto malato e sono andato a trovarlo- ha raccontato- avrei voluto dargli la bella notizia, ma siamo arrivati tardi. La vittoria è per lui e per Paola, sapere di avere il supporto anche di persone così ti fa sentire invincibile, ed è uno stimolo ad arrivare in fondo”. A fine gara, lungo e meritato è stato l’applauso da parte dei 700 tifosi al seguito. La squadra ha dato veramente tutto, non disunendosi mai e mai accontentandosi; il gol della bandiera umbro è arrivato difatti (in netto fuorigioco) solo a tempo scaduto, dopo che il Pescara aveva ripetutamente sfiorato il tris. Buona la prova di Mulè, all’esordio in difesa, così come sono apparsi in vistosa crescita Squizzato, Ferraris e Merola. Le punte non trovano il gol, è vero e sicuramente a gennaio è un aspetto che non va assolutamente ignorato, però la classifica continua a sorridere e, ora che la Torres si è allontanata a -10, la promozione diretta sembra ristretta oramai a tre. Sabato prossimo arriva all’Adriatico il derelitto Legnago Salus, ma vista l’esperienza recente nel derby, sicuramente non verrà sottovalutato.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 dicembre 2024 alle 18:38 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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