Pasquale Foggia torna su uno dei passaggi più discussi della stagione del Pescara e lo fa con chiarezza, senza tentennamenti. Alla domanda se, col senno di poi, rifarebbe la scelta di Vincenzo Vivarini come successore di Silvio Baldini, il direttore sportivo risponde in modo netto: sì. Una presa di posizione che va oltre il risultato e rivendica la coerenza di un percorso.

Foggia spiega di non amare le smentite a posteriori. Le decisioni prese, giuste o sbagliate che siano, fanno parte del mestiere e vanno assunte fino in fondo. La parentesi Vivarini, ammette, non ha prodotto gli effetti sperati e non ha portato i risultati che società e ambiente si aspettavano. Ma questo non cancella le ragioni tecniche che avevano portato a quella scelta.

Nel bilancio del direttore sportivo c’è spazio per l’autocritica. Qualche errore è stato commesso dall’allenatore, altri dalla società. Una responsabilità condivisa, perché nel calcio tutto ruota attorno a ciò che accade la domenica e ai punti conquistati. È il campo, alla fine, a emettere il verdetto definitivo.

Foggia difende comunque il valore professionale di Vivarini, sottolineandone le qualità e l’esperienza. Semplicemente, il rapporto non si è “incastrato” nel modo giusto. Un’eventualità che, ricorda il ds, non rappresenta un’anomalia né per il Pescara né per il calcio in generale. Succede spesso, in tante piazze e a molti tecnici, che contesti e idee non trovino la giusta sintonia.

Il riferimento al passato recente è inevitabile. Dopo l’era Baldini, carica di identità e personalità, il club ha cercato continuità attraverso un profilo diverso, più strutturato e metodico. L’intenzione era chiara, ma l’esito non è stato quello auspicato. Questo, però, non autorizza a riscrivere la storia: la scelta aveva una logica e una direzione precisa.

Le parole di Foggia restituiscono l’immagine di una dirigenza che, pur nel mezzo delle difficoltà, non rinnega il proprio lavoro ma lo analizza con lucidità. Guardare avanti senza cancellare il passato è il messaggio che emerge, in un momento in cui il Pescara è chiamato a ritrovare equilibrio e risultati.

Il giudizio finale, come sempre, resterà legato al campo. Ma su un punto il direttore sportivo non arretra: le scelte vanno difese, anche quando non portano i frutti sperati.

Sezione: News / Data: Gio 18 dicembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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