Delfino all’ultima chiamata: domenica vale doppio nella corsa salvezza

Il vero spartiacque della giornata di campionato arriverà domenica. Con Pescara-Reggiana ormai archiviata, l’attenzione della zona calda della classifica si sposta su due incroci che possono ridisegnare gli equilibri della corsa salvezza: Mantova-Empoli ed Entella-Sudtirol. Partite che coinvolgono direttamente più contendenti e che rendono ancora più pesante ogni risultato del Delfino.

Per Riccardo Brosco e compagni, vincere non sarebbe soltanto importante: sarebbe determinante. Un successo permetterebbe infatti di rosicchiare punti su più avversarie contemporaneamente, trasformando una giornata potenzialmente rischiosa in un’occasione di rilancio. In un campionato così compresso nella parte bassa, anche un singolo risultato positivo può cambiare la percezione del momento e ridare ossigeno alla classifica.

All’interno dello spogliatoio la consapevolezza è totale. Mister Giorgio Gorgone, insieme al gruppo, sa bene che il tempo delle buone prestazioni senza ricompensa è finito. Il Delfino ha spesso mostrato segnali incoraggianti sul piano del gioco, ma la mancanza di punti ha finito per vanificare ogni crescita, lasciando la squadra invischiata nelle sabbie mobili sin dalle prime giornate.

Ora serve concretezza. La priorità non è più solo “giocare bene”, ma trasformare gli sforzi in risultati tangibili. Ogni partita, da qui in avanti, diventa una finale, soprattutto quando il calendario propone scontri che coinvolgono direttamente le rivali per la permanenza in categoria.

Il gruppo lo sa, lo sente, e lo vive con la giusta tensione. Brosco, leader silenzioso, rappresenta al meglio questo spirito: compattezza, responsabilità e voglia di non mollare. Ma la determinazione dovrà tradursi in scelte lucide e in una gestione più matura dei momenti chiave della gara.

Domenica, dunque, non sarà una giornata come le altre. Il Delfino è chiamato a rispondere presente, perché continuare a galleggiare senza vincere non basta più. La salvezza passa da qui, e il margine d’errore si è ormai assottigliato al minimo.