Parata miracolosa di Desplanches due volte su rigore di Moncini, e infine il pareggio di Maggiore a 8' dalla fine. Il Pescara ha lottato come una belva, ma ha anche mostrato la sua unica opzione quando le cose si complicano: chiudersi e sperare.

L'Errore di Gorgone? Nessuna Riorganizzazione: Dopo l'espulsione, la squadra è passata da un 4-3-1-2 aggressivo a un 5-3-1 semplicemente più basso. Nessun tentativo di mantenere una punta alta per allungare il campo, nessuna linea di pressing organizzata per far respirare la difesa. Solo una ritirata totale.

La Difesa Eroica, Ma Condannata: I difensori hanno fatto miracoli. Letizia, Brosco, lo stesso Gravillon hanno parato tutto. Ma quando una squadra subisce pressione costante per 60 minuti, senza mai trovare una valvola di sfogo, l'errore o il gol subito sono una questione di statistica, non di sfortuna. Il Bari ha sbagliato tante volte, ma alla volta giusta ha centrato il bersaglio.

 Il Limite Tattico: Giocare Per Non Perdere, Non Per Vincere (Nemmeno col Vantaggio)

Questo è il nodo centrale. Il Pescara di ieri, in dieci, non ha mai pensato di amministrare il vantaggio cercando un contro-gol. Ha pensato solo a conservarlo. È un atteggiamento che, se da una parte ha regalato un punto prezioso, dall'altra rivela una mancanza di alternative tattiche e forse anche di fiducia nelle proprie capacità di giocare la palla.

Il Confronto con il Passato: È una dinamica che ricorda da vicino certe partite dell'era Vivarini. La differenza è che ieri la difesa ha retto di più e c'è stato un portiere ispirato. Ma il copione del "prima o poi il gol lo prendiamo" era lo stesso.

La Prova per Gorgone: Il nuovo allenatore deve lavorare su questo. La salvezza non si conquista solo con i muri difensivi, ma anche sapendo come gestire le partite in svantaggio numerico, come uscire dalla pressione con un paio di passaggi, come far salire la squadra di 20 metri per concedere un respiro alla difesa.

Cosa Porta a Casa il Pescara: Un Punto, una Lezione

Il bilancio è duplice:

Il Lato Positivo: Il punto è d'oro. Il carattere c'è. La squadra ha dimostrato di avere fegato e di volersi difendere. Desplanches è stato monumentale. Queste sono fondamenta solide su cui costruire.

Il Lato su cui Lavorare: La staticità tattica. Non si può sempre reagire agli eventi solo stringendo i ranghi. Gorgone deve trovare nella sua squadra, e nel suo bagaglio, un "Piano B" che non sia solo "difendiamo tutti dietro la linea della palla".

Il Pescara ha mostrato di avere un cuore enorme. Ora deve dimostrare di avere anche un cervello tattico più elastico. Perché nella lunga corsa per la salvezza, ci saranno partite in cui quel contro-gol in dieci uomini farà la differenza tra un punto e tre. E non si potrà sempre contare sul miracolo del portiere.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 20:50
Autore: Antonio Iannucci
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