Nelle partite che segnano la stagione, spesso è un singolo episodio a stravolgere equilibrio, inerzia e destino. In Bari-Pescara quel momento porta il nome di Giacomo Olzer. Il suo fallo, tanto ingenuo quanto evitabile, commesso sulla fascia all’altezza del centrocampo — zona in cui non si percepiva alcun pericolo reale — ha cambiato radicalmente il copione del match.

Fino a quell’istante, il Pescara aveva interpretato la gara con ordine e intensità, forte del vantaggio iniziale e abile nel sfruttare le incertezze strutturali del Bari. Dopo il rosso, però, tutto si è trasformato: il San Nicola si è infiammato, mentre il Bari ha iniziato un assalto più figlio della frustrazione che della lucidità. Un forcing fatto di palloni buttati dentro, nervi tesi e disperazione piuttosto che idee chiare.

Eppure, proprio nell’inferiorità numerica, il Pescara ha mostrato un volto che da tempo i tifosi speravano di rivedere: compattezza, sacrificio, capacità di soffrire senza sbriciolarsi. La squadra ha retto urti, onde e folate, stringendosi in un blocco unico, pronta a ripartire appena si apriva uno spiraglio.

L’occasione che avrebbe potuto cambiare la storia della serata è arrivata davvero. È stato Tonin a trovarsi sul piede la palla del possibile raddoppio, quella che avrebbe gelato il Bari e forse consegnato al Delfino una vittoria pesantissima. Ma sul più bello è salito in cattedra Desplanches, trasformandosi in una sorta di Superman biancorosso: intervento perfetto, tempi impeccabili, porta salvata e partita riaperta emotivamente.

Da lì in avanti, tutto è diventato una resistenza costante. Il Pescara ha continuato a lottare, mostrando una solidità fisica sorprendente e una mentalità finalmente all’altezza della categoria. Non è bastato per portare a casa l’intera posta, ma la prestazione — soprattutto dopo il cartellino rosso — restituisce l’immagine di una squadra viva, capace di stringere i denti e restare dentro la partita anche quando il vento soffia forte contro.

Resta il rammarico per un gesto evitabile, che ha cambiato l’inerzia di una sera in cui il Pescara avrebbe meritato di più. Ma resta anche la consapevolezza che, se il gruppo saprà ripartire dalla compattezza esibita al San Nicola, la corsa salvezza non è affatto chiusa.

Sezione: News / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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