DESPLANCHES – 8
Ci sono partite che valgono punti e partite che valgono certezze. Questa per lui vale entrambe. Presenza costante, freddezza assoluta e personalità da portiere vero. Se il Pescara torna a casa con qualcosa in tasca, è perché dietro c’era qualcuno che non ha mai tremato.

GRAVILLON – 6,5
Nel primo tempo interpreta il ruolo con coraggio e qualità, accompagnando anche l’azione. Nella ripresa viene messo alla prova fino allo sfinimento, ma regge finché può. Prestazione di carattere.

BROSCO – 6,5
Serata di trincea. Non elegante, ma tremendamente efficace. Tiene la posizione, guida chi gli sta accanto e non perde mai la testa. Quando il Bari spinge, lui resta in piedi.

LETIZIA – 6
Una partita contraddittoria. Alcune letture gli costano caro, altre valgono quasi un gol salvato. Alterna errori e interventi decisivi, ma resta dentro la partita fino all’ultimo respiro.

FARAONI – 5
Con l’inferiorità numerica la sua fascia diventa territorio di conquista per il Bari. Prova a limitare i danni, ma è spesso costretto a rincorrere. Serata complicata.
Dal finale SGARBI – s.v.

OLZER – 4
Un episodio che pesa come un macigno. L’irruenza prende il posto della lucidità e cambia completamente l’inerzia della gara. Errore grave, di quelli che restano sul groppone.

VALZANIA – 5,5
Generoso, ma poco pulito. Mette chilometri, recupera palloni, ma quando c’è da scegliere cosa farne inciampa troppo spesso. Utile, non decisivo.
Dal finale CALIGARA – s.v.

DAGASSO – 6,5
Ordine e affidabilità. Non illumina, ma non tradisce mai. In mezzo al caos resta uno dei più lucidi e continui. Uno che dà equilibrio, sempre.

CORAZZA – 6,5
Sulla sinistra è una spina costante. Ha gamba, idee e personalità, e dall’unica vera occasione crea il vantaggio. Prestazione completa.
Dal 21’ MEAZZI – 6
Entra con disciplina e intensità. Fa quello che serve senza sbavature.

DI NARDO – 7
Segna, combatte, lavora per la squadra. Ormai non è più una sorpresa ma una certezza. È il riferimento offensivo e lo dimostra anche nei momenti di sofferenza.

TSADJOUT – 6
Movimento continuo e buona partecipazione alla manovra. Non lascia il segno, ma contribuisce a dare respiro alla squadra.
Dal 1’ st TONIN – 6,5
Impatto immediato. Porta energia, mette paura e cambia ritmo. Con questo atteggiamento è un’arma vera dalla panchina anche se poteva fare molto meglio sul goal mangiato.

ALL. GIORGIO GORGONE – 7
Il risultato non racconta tutto. La squadra è organizzata, coraggiosa e mentalmente viva, anche nelle difficoltà estreme. Il suo Pescara sa soffrire senza scomporsi, e questo è già un passo avanti enorme.

Sezione: Pagelle / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 20:18
Autore: Antonio Iannucci
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