Al momento si trovano in situazione opposta, una a cercare di restare aggrappata alla Lega Pro, l'altra con il desiderio di riassaporare quanto prima la serie A da cui è scesa lo scorso campionato. Di fronte domenica 9 novembre alle 17.15 allo stadio Adriatico- Giovanni Cornacchia, Pescara e Monza sono due formazioni in cerca di obiettivi differenti ma ambedue determinate a mettersi in tasca la posta piena per tentare di assecondarli sempre più. Dei vari precedenti tra le due formazioni, ne brilla però uno datato 1 luglio 1979 nel quale, al Renato Dall'Ara di Bologna, le due squadre si giocarono l'ultimo posto disponibile per accedere al successivo campionato di serie A. 

In principio furono le sfide di campionato 

Se l'Udinese, prima con 55 punti e il Cagliari, secondo con 49, quell'anno spiccarono il volo, Pescara e Monza arrivarono invece appaiate a quota 48 al termine di un campionato ad alta voce. Di quel Pescara targato Antonio Angelillo facevano parte, tra gli altri, Angelo Recchi, Gianfranco Motta, Marco Rossinelli, Giorgio Repetto, Vincenzo Zucchini, Giuliano Bertarelli e Bartolomeo Di Michele, nomi che evocano forti emozioni nella tifoseria pescarese. Il Monza di Alfredo Magni poteva invece disporre di elementi come Roberto Marconcini,un Angelo Anquilletti che fu campione del mondo con il Milan ma allora a fine carriera, Paolo Beruatto, Domenico Volpati, Paolo Monelli e Domenico Penzo, nomi altisonanti per la memoria dei brianzoli. In campionato finì 1-1 a Monza con le reti di Cosenza per gli abruzzesi e Gorin  per i biancorossi mentre a Pescara i biancoblù prevalsero con il punteggio di 1-0 grazie all'autografo di Di Michele a otto minuti dal triplice fischio. 

L'arrivo allo spareggio 

L'ultima giornata di campionato Pescara e Monza prevalsero, rispettivamente e con l'identico punteggio di 2-1, nelle tane di Foggia e Pistoiese e non riuscirono a staccarsi gli occhi di dosso. Si giunse quindi il successo primo luglio 1979 allo spareggio al Renato Dall'Ara di Bologna. Si giocò davanti a circa 28 mila spettatori di cui la stragrande maggioranza, ovvero circa 25 mila, erano pescaresi e tremila monzesi. Pavone portò avanti il Pescara al 40', poi Motta salvò sulla linea la palla del possibile pareggio di Silva, infine, al minuto 60, un'autorete di Giusto diede al Pescara il definitivo passaporto per approdare in massima serie. 

Il ricordo di Giuseppe Pavone 

Oltrechè di goleador, Pavone dimostrò di avere anche doti di profeta perché, rivolgendosi a Zucchini a inizio partita, come ricordò in un'intervista ebbe a dire: "Vincè, oggi vinciamo". Pavone ricorda quale fosse la caratura del Monza: "Erano uno squadrone, mi dissi, ma con un pubblico simile non potevamo certo fallire, vincemmo noi perché in partite simili vince chi meglio riesce ad assorbire l'ansia e le pressioni".

Sezione: Copertina / Data: Ven 07 novembre 2025 alle 19:11
Autore: Cristiano Comelli
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