La svolta del Pescara Calcio non è più soltanto una sensazione. È un percorso tecnico riconoscibile, coerente e, soprattutto, replicabile. Giorgio Gorgone ha scelto una strada precisa e ha iniziato a percorrerla senza tentennamenti, dando finalmente una fisionomia chiara a una squadra che per mesi aveva vissuto nell’incertezza.

Il nuovo Pescara ha un volto, un’anima e una struttura. Non definitiva, non perfetta, ma credibile.

Un sistema cucito sulle caratteristiche della rosa

Il punto di partenza è il modulo: un 3-5-2 costruito con logica, non per moda. Due punte di ruolo per dare profondità e peso offensivo, un interno di qualità capace di legare i reparti e una mediana più compatta, pensata per reggere l’urto delle partite sporche.

È un sistema che semplifica le scelte, riduce i rischi inutili e valorizza ciò che il Pescara oggi può realmente offrire. Non un calcio estetico, ma funzionale.

La difesa ritrova equilibrio

Una delle mosse più significative di Gorgone è stata la ridefinizione dei ruoli nella linea difensiva. Il cambio di lato dei due braccetti ha portato benefici evidenti, soprattutto a Andrew Gravillon, oggi in netta e prepotente crescita.

Più sicuro, più aggressivo, più presente nelle letture difensive: Gravillon è diventato un punto di riferimento, simbolo di una retroguardia che ora difende in avanti e con maggiore personalità.

Il lato destro come laboratorio tattico

Se la solidità difensiva rappresenta la base, il vero laboratorio tattico del nuovo Pescara è la corsia destra. Le alchimie tra Giulio Olzer e Simone Corazza stanno diventando uno dei tratti distintivi della squadra.

Movimenti coordinati, scambi di posizione, occupazione razionale degli spazi: non improvvisazione, ma meccanismi provati e riprovati in allenamento. È da quella fascia che il Pescara crea spesso superiorità e pericoli, dimostrando che dietro la crescita c’è lavoro quotidiano e non semplice entusiasmo.

Spirito giusto, testa diversa

Al di là degli aspetti tattici, ciò che colpisce è l’atteggiamento. Il Pescara ora accetta la fatica, non arretra mentalmente dopo un errore, resta dentro le partite. È una squadra che soffre, ma non si spezza.

Lo spirito è finalmente quello giusto. Ed è lo spirito che consente di attraversare anche i momenti negativi senza crollare.

Recuperi e mercato: le chiavi del futuro

Il percorso, va detto con chiarezza, non è completato. Il recupero degli infortunati sarà fondamentale per ampliare le rotazioni e mantenere intensità nel lungo periodo. Allo stesso modo, il mercato di gennaio dovrà essere all’altezza della situazione, intervenendo con intelligenza e coerenza rispetto all’idea di gioco.

Con rinforzi mirati e una rosa più completa, questo Pescara può lottare fino alla fine per l’obiettivo salvezza.

Un orizzonte meno nero

Ci saranno inevitabilmente altri momenti bui. Fa parte del percorso di una squadra che sta ricostruendo se stessa. Ma oggi la differenza è sostanziale: il buio non è più totale.

L’orizzonte resta complicato, ma è meno nero di ieri. E quando una squadra sa dove andare, anche le salite più ripide diventano affrontabili.

Sezione: News / Data: Lun 22 dicembre 2025 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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