Mai come oggi il fattore Adriatico può fare la differenza. Nell’ultima gara interna del 2025, il Pescara Calcio sa di non potersi permettere passi falsi e guarda al proprio stadio come alla spinta decisiva per evitare di arenarsi sul più bello. L’energia che arriva dagli spalti è diventata una componente fondamentale del percorso biancazzurro, soprattutto in un momento delicato della stagione.

Il Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia non è solo una cornice: è un alleato. E Giorgio Gorgone lo sa bene.

Il legame con la tifoseria come motore

Le parole dell’allenatore raccontano un rapporto solido, costruito sulla fiducia reciproca. Giorgio Gorgone ha sottolineato come il pubblico abbia dimostrato maturità e sensibilità anche nei momenti più complessi della stagione.

Secondo il tecnico, i tifosi del Pescara sanno distinguere tra sconfitte diverse: quelle figlie di prestazioni insufficienti e quelle arrivate nonostante impegno, coraggio e idee chiare. Un esempio emblematico è la gara contro il Frosinone Calcio, in cui l’applauso finale ha certificato l’apprezzamento per quanto visto in campo, al di là del risultato.

Questo atteggiamento, ha ribadito Gorgone, rappresenta una spinta emotiva enorme per la squadra.

Una responsabilità che diventa stimolo

Sentire il sostegno anche dopo una sconfitta aumenta il senso di responsabilità del gruppo. Il Pescara non vuole deludere un pubblico che continua a credere nel progetto e che accompagna la squadra con pazienza e partecipazione. Proprio per questo, l’obiettivo è trasformare il calore dell’Adriatico in punti, regalando finalmente quelle soddisfazioni che i tifosi attendono.

Gorgone ha parlato apertamente di una tifoseria che “carica tantissimo” la squadra, ma ha anche lanciato un messaggio chiaro: la speranza è che la pazienza non si esaurisca, perché il Delfino è determinato a cambiare marcia.

L’ultima chiamata del 2025

La sfida che chiude l’anno solare non è solo un impegno di calendario. È un passaggio simbolico, un’occasione per rilanciarsi e presentarsi al nuovo anno con maggiore fiducia. In questo scenario, il fattore campo può diventare l’ago della bilancia, soprattutto per una squadra che ha bisogno di ritrovare continuità e convinzione.

All’Adriatico, oggi più che mai, il Pescara vuole sentirsi spinto e sostenuto. Perché il Delfino, per tornare a nuotare con decisione, ha bisogno del suo mare.

Sezione: News / Data: Sab 20 dicembre 2025 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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