e poi la doccia fredda di un secondo tempo che ribalta tutto. Il Pescara esce sconfitto per 2-1 dal "Braglia" in una serata che lascia sul campo più rimpianti che rammarichi. La squadra di Vivarini ha dimostrato di poter competere ad alti livelli, ma è stata punita nella ripresa dalla freddezza modenese e da qualche passo falso.
LA GARA: L'ILLUSIONE DI OLZER, POI IL RIBALTONE
Il primo tempo è stato di sostanza pura per il Delfino. Dopo aver contenuto le iniziali offensive modenesi, al 40' è arrivato il momento di magia. Andrea Olzer, l'uomo in più in questa squadra, ha preso palla in profondità, si è spostato abilmente sul suo piede mancino e ha firmato un'opera d'arte, piazzando un destro imparabile 0-1, e il Pescara andava agli spogliatoi con un vantaggio più che meritato.
La ripresa, però, ha preso una piega diversa e infausta. Dopo soli tre minuti, un lungo check del VAR ha portato l'arbitro a concedere un calcio di rigore per il Modena. Gliozzi, dalla lunetta, non ha sbagliato: 1-1. Il gol ha dato una scossa ai padroni di casa, che hanno completato il sorpasso al 59': su corner di Di Mariano, Sersanti è stato abile a staccare di testa trovando il suo primo centro in maglia canarina per il 2-1 finale.
OCCHI PUNTATI SUL SUDTIROL: LA CURA MIGLIORE È LA VITTORIA
Ora non c'è tempo per i rimpianti, perché all'orizzonte si profila già un'altra insidiosa sfida: l'arrivo del Sudtirol all'Adriatico. I biancorossi, squadra solida e ben organizzata, rappresentano il banco di prova perfetto per misurare la capacità di reazione del Pescara. Dopo la prestazione di carattere ma dal risultato amaro contro il Modena, i ragazzi di Vivarini sono chiamati a una risposta immediata. Servono tre punti per riconfermare il percorso di crescita intrapreso e per dimostrare che la sconfitta contro i capilista è stato solo un incidente di percorso.
All'Adriatico, il Delfino dovrà ritrovare la determinazione e la concentrazione mostrate nel primo tempo a Modena, ma con in più la freddezza necessaria per chiudere le partite. Il Sudtirol, noto per la sua disciplina tattica, obbligherà il Pescara a essere preciso e incisivo, sfruttando il fattore campo e il sostegno del pubblico per imporre il proprio gioco.
COSA RIMANE DI MODENA
La conferma di Olzer: È il faro, il giocatore in grado di decidere una partita in un attimo. Il suo gol è stato un gioiello di pura classe.
La lezione della gestione: Il Pescara ha mostrato i suoi limiti nella gestione della partita quando sotto scacco. Dopo il pari, la squadra ha faticato a ritrovare l'assetto e l'aggressività del primo tempo.
Nessun dramma, ma consapevolezza: Sconfitta amara, ma non umiliante. Aver lottato ad armi pari con la capolista in casa sua è un segnale positivo. La strada è quella giusta, ma serve maggiore cinismo e attenzione per 90 minuti.
Il Pescara lascia Modena a mani vuote, ma con la consapevolezza di aver giocato da pari a pari con la migliore del campionato. Ora, la sfida è trasformare le prestazioni in risultati concreti. Forza Delfini, testa alta e avanti.
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