Pescara, serve una svolta in difesa: compattezza e protezione al centro per ritrovare equilibrio

In casa Pescara è tempo di riflessioni. Dopo un avvio di stagione altalenante, i biancazzurri devono assolutamente migliorare nella fase difensiva, trovando quella solidità e compattezza che, finora, si sono viste solo a tratti.
L’analisi dei numeri e delle prestazioni è chiara: la squadra di Vincenzo Vivarini fatica a mantenere equilibrio tra i reparti, concedendo troppo agli avversari e mostrando una struttura ancora fragile nelle transizioni.

Il centrocampo deve dare più protezione

Uno degli aspetti più evidenti riguarda la protezione centrale. Il centrocampo non sta riuscendo a schermare con continuità la linea difensiva, esponendo i tre centrali alle avanzate avversarie.
Per invertire la rotta servirà un lavoro mirato in fase di non possesso, con maggiore compattezza tra i reparti e un pressing più coordinato nella zona nevralgica del campo.

Quando i mediani riescono a rimanere corti e stretti, il Pescara diventa più difficile da superare. Al contrario, quando i reparti si allungano, le distanze tra centrocampo e difesa si ampliano, lasciando spazi che gli avversari sfruttano con facilità.

Le corsie laterali tra spinta e copertura

Altro punto cruciale riguarda i terzini, protagonisti di un rendimento offensivo di buon livello ma ancora troppo discontinui in fase di copertura.
Giocatori come Oliveri, autore già di 3 gol, rappresentano una risorsa preziosa in avanti ma devono trovare un miglior equilibrio tra fase offensiva e ripiegamento difensivo.
Il Pescara ha qualità sulle fasce, ma serve maggiore attenzione nei movimenti di copertura per evitare di lasciare scoperti i centrali difensivi, spesso costretti a interventi d’emergenza.

L’obiettivo: equilibrio e continuità

Il lavoro di Vivarini sarà ora focalizzato sulla ricerca dell’equilibrio tattico. Il Pescara ha dimostrato di saper costruire e segnare con facilità, ma senza una base difensiva solida sarà difficile dare continuità ai risultati.
Migliorare nella gestione degli spazi, nelle diagonali e nel lavoro collettivo sarà fondamentale per compiere il salto di qualità e risalire la classifica con costanza.