Pescara, partenza con il freno a mano tirato: i numeri ricordano l’ultima retrocessione in Serie B

Il Pescara di Vincenzo Vivarini fatica a ingranare in questo inizio di campionato. Dopo sette giornate, la sensazione è quella di una partenza con il freno a mano tirato, nonostante un calendario tutt’altro che semplice.
Ben quattro delle prime sette avversarie affrontate dai biancazzurri sono candidate dirette alla promozione, ma ciò non basta a giustificare i numeri e le difficoltà di una squadra che sembra non riuscire ancora a esprimere tutto il proprio potenziale.

Numeri che fanno preoccupare

Il confronto con l’ultima apparizione del Pescara in Serie B fa riflettere: dopo sette giornate, i dati sono pericolosamente simili a quelli che segnarono l’inizio della stagione poi terminata con la retrocessione.
Pochi punti raccolti, una difesa che concede troppo e un attacco che segna a sprazzi: un mix che preoccupa tifosi e addetti ai lavori. La sensazione è che manchi ancora quella continuità di rendimento necessaria per stabilizzarsi nella zona centrale della classifica.

Avversari di spessore, ma il tempo stringe

Va riconosciuto che il calendario non ha aiutato. Il Pescara ha affrontato alcune delle squadre più forti e attrezzate del campionato, un percorso iniziale che avrebbe messo in difficoltà chiunque.
Tuttavia, al di là della qualità degli avversari, ciò che preoccupa è la mancanza di fluidità nel gioco, con la squadra che alterna buone prestazioni a passaggi a vuoto difficili da spiegare.

Per Vivarini e il suo staff è arrivato il momento di invertire la rotta: servono equilibrio, compattezza e una maggiore cattiveria agonistica, soprattutto lontano dall’Adriatico.

Serve una svolta per non rivivere il passato

Il rischio, altrimenti, è quello di rivivere le ombre del passato recente. Il Pescara ha dimostrato di avere qualità tecniche e individualità importanti, ma senza un cambio di passo rischia di restare impantanato nei bassifondi della classifica.
Le prossime partite saranno decisive per capire se il gruppo ha imparato dagli errori e se può davvero ambire a una stagione di stabilità e crescita.