Lo chiamavano "il Cruyff dei Balcani" anche se, del fuoriclasse della nazionale olandese del calcio totale e di Ajax e Barcellona non possedeva di certo il talento. Blaz Sliskovic, comunque, nel mondo della sfera di cuoio, ha avuto modo di dire la sua, anche in Italia dove, a dargli la possibilità di vivere un'esperienza nel calcio tricolore fu, per ben due volte, il Pescara. 

Era la stagione 1987-88

Quando, nella stagione 1987-88, approda in terra abruzzese per indossare la casacca biancoblù, Sliskovic ha alle sue spalle già un robusto curriculum fatto di Velez Mostar, Hajdul Spalato e Olympique Marsiglia. A volerlo è quel Giovanni Galeone, nome che a Pescara evoca evidentemente mille emozioni. Di quella scelta, l'ex tecnico del Delfino  rivendicherà sempre la bontà parlando di Sliskovic come del "miglior giocatore che abbia mai allenato". La serie A, in quella stagione, è ancora a sedici squadre. Il Pescara disputa un campionato in salita retrocedendo a causa del terzultimo posto con ventiquattro punti con otto vittorie, altrettanti pareggi e quattordici sconfitte, ventisette reti segnate e quarantaquattro subite. Di quelle ventisette otto, in 23 presenze, porteranno proprio il marchio di fabbrica dell'attaccante di Mostar, il che significa che quasi un terzo delle reti del Delfino in quella stagione portava la sua firma. Il giocatore, che disse di essersi innamorato di Pescara anche perchè dal balcone di casa sua poteva scorgere la punta della Jugoslavia, non fu però confermato e passò successivamente a Lens, Mulhouse e Rennes facendo ritorno nel calcio transalpino.

La stagione del ritorno  

Qualcosa con la forma e i colori del Pescara, però, nel cuore di Sliskovic continua a battere forte. E questo lo porta a risbarcarvi nella stagione 1992-93 Ritrova Giovanni Galeone che sarà poi sostituito da Vincenzo Zucchini. A quel Pescara nel quale militava anche un "certo" Massimiliano Allegri, pluriscudettato allenatore juventino e attuale tecnico del Milan, contribuisce con diciotto discese in campo e una rete, ma anche questa volta non basta alla formazione abruzzese per allontanare da sè il risucchio in serie B dove retrocede con Brescia, Fiorentina e Ancona piazzandosi ultima con 17 punti. 

Il Pescara secondo Sliskovic

Di quell'esperienza abruzzese il giocatore dell'ex Jugoslavia oggi Bosnia- Erzegovina serba un ottimo ricordo: "mi sono rimasti - disse in un'intervista- l'affetto della città, la fiducia che Giovanni Galeone , con cui ho stretto un'ottima intesa, mi diede, Ho giocato in tante città ma un affetto come quello che la gente di Pescara mi ha tributato non l'ho davvero mai trovato". Unico neo fu l'infortunio al ginocchio che lo costrinse a stare per lungo tempo lontano dal rettangolo verde e per cui si dirà rammaricato "per non avere potuto dare al Pescara l'apporto che desideravo dargli" 

Quel rigore segnato a Walter Zenga          

Nella stagione 1987-88 il Pescara riuscì nell'impresa di fare lo sgambetto all'Inter e una delle due reti portò proprio la firma di Sliskovic. Che, in seguito, ricordò divertito un aneddoto relativo a un suo incontro con il portiere nerazzurro: "prima di una partita in Arabia Saudita- disse durante un'intervista rilasciata a Il Centro  alcuni anni fa - ho incontrato Walter Zenga e gli ho chiesto se si ricordava chi fossi, mi rispose certo, tu sei quello che mi ha fatto il gol su rigore". 

Sezione: News / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 18:32
Autore: Cristiano Comelli
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