Un punto pescato letteralmente nei secondi finali, che restituisce un sorriso a una piazza che per 94 minuti aveva sofferto e visto una squadra in grande difficoltà. Finisce 1-1 all'Adriatico, in una serata dove il coraggio ha avuto la meglio sulla qualità.

LA GARA: SOFFERENZA E POI L'ESPLOSIONE
Il Sudtirol, squadra solida e dannatamente organizzata, ha imposto il suo gioco sin dal primo minuto. Ha controllato gli spazi, ha chiuso tutte le linee di passaggio e ha imbastito le azioni più pericolose. Il gol dell'1-0 di Coulibaly era nell'aria, e quando è arrivato non ha sorpreso nessuno.

Il Pescara faticava non solo a creare occasioni, ma persino a sostenere la pressione avversaria. Il centrocampo, senza il suo regista Luca Caligara (ancora fermo per l'infortunio), ha mostrato tutta la sua fatica nel trovare le soluzioni per servire gli attaccanti. Il Sudtirol sembrava poter amministrare il risultato senza grossi patemi.

Poi, gli ultimi minuti. La disperazione si è trasformata in coraggio. Il Pescara ha buttato tutto in avanti, cuore e gambe. E al 95' minuto, l'epilogo da sogno: azione strepitosa di Lorenzo Meazzi che beffa con un bellissimo tito all'angolo alle spalle del portiere. È l'1-1 che scatena l'entusiasmo dei tifosi. Un gol nato dalla voglia di non arrendersi, più che da un'azione studiata.

I PROTAGONISTI: MEAZZI EROE, LA SQUADRA CUORE

Lorenzo Meazzi: Entrato nel finale, ha scritto il suo nome nella storia della serata con un gol di pura determinazione. L'eroe di una notte che non dimenticherà.

Il carattere del gruppo: Per una volta, non si può parlare di gioco. Ma di cuore, di orgoglio e di una voglia di lottare che non si era spenta nemmeno sotto il gol subito. Questo punto è merito di una squadra che non ha mollato.

LA FOTOGRAFIA: PROBLEMI EVIDENTI, MA UN'ANIMA RITROVATA
Il pareggio non cancella i problemi emersi. La squadra sente la mancanza di un regista in grado di dettare i tempi e di un attaccante di peso in grado di impensierire le difese avversarie con continuità.

Ma questo punto, così drammatico e sudato, può essere la pietra fondante da cui ripartire. Dimostra che la squadra crede in se stessa fino all'ultimo secondo e che, anche quando non esprime un buon calcio, ha un'anima con cui può strappare risultati importanti.

Ora la sfida è trasformare questa scintilla in un fuoco duraturo, migliorando il gioco ma senza perdere lo spirito mostrato ieri. Forza Pescara!

Sezione: Copertina / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 15:03
Autore: Antonio Iannucci
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