Se la perdita di Olzer era un colpo al cuore, la conferma dell’infortunio di Tsadjout è il colpo di grazia. Vivarini si ritrova oggi con un reparto offensivo da inventare, senza il suo unico regista e senza l’unico attaccante di peso che avrebbe potuto cambiare le sorti di questo attacco anemico. Contro la Carrarese, il mister dovrà tirare fuori dal cilindro una soluzione che, sulla carta, semplicemente non esiste.

IL REPARTO CREATIVO: CHI PORTA LA BOMBA?
Nessuno. È la risposta più cruda, ma anche la più realistica. Con Olzer fuori, il Pescara perde non solo il suo miglior giocatore, ma l’unico in grado di dettare i tempi, di inventare un passaggio, di creare una giocata dal nulla. Le alternative?

Merola ha talento, ma è un’incognita dopo un avvio sottotono e non possiede la stessa visione di gioco.

Dagasso può provare ad alzarsi, ma è un regista di centrocampo, non un trequartista.

Valzania è una mezzala, non un uomo-assist.

In sintesi: non c’è un sostituto naturale per Olzer. Vivarini dovrà cambiare forma mentis e modulo.

L’ATTACCO: CHI SEGNA I GOL?
Qui la situazione è anche più drammatica. Con Tsadjout ancora infortunato, il Pescara si ritrova senza un punto di riferimento fisico in area. I possibili terminali:

Di Nardo è un corridore, non un finalizzatore puro.

Sgarbi non ha mai dimostrato di essere un goleador.

Meazzi è giovane e ancora acerbo.

LE OPZIONI DI VIVARINI: TUTTE A RISCHIO
Il mister dovrà probabilmente stravolgere il suo 4-3-1-2. Le ipotesi:

4-3-3 offensivo con Merola falso nueve e due ali (es. Oliveri e Di Nardo). Ma chi segna?

4-4-2 classico per puntare su cross e inserimenti, ma senza un attaccante da area.

Gioco sulle fasce e pallone in area per gli inserimenti dei centrocampisti.

Nessuna di queste soluzioni è ottimale. Tutte suonano come ripieghi.

LA CARRARESE: L’AVVERSARIO PERFETTO PER UNA SQUADRA IMPERFETTA
I toscani sono solidi, organizzati e difficili da battere. Affronteranno un Pescara ferito e probabilmente confuso tatticamente. Sapranno dove colpire.

LA PARTITA SI VINCERÀ (O SI PERDERÀ) A CENTROCAMPO
Sarà lì il banco di prova. Senza Olzer, Dagasso, Valzania e Squizzato dovranno fare il miracolo: dettare il gioco, pressare alto, creare occasioni senza un riferimento avanzato. Una missione quasi impossibile.

Vivarini è chiamato a una delle sue prove più difficili. Dovrà essere un mago, non solo un allenatore. Dovrà trovare motivazioni e soluzioni laddove, al momento, ci sono solo buchi e punti interrogativi.

Forza Pescara, servirà il miracolo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 09:36
Autore: Antonio Iannucci
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