Il suo cuore è diviso in due. Inutile chiedersi per chi tiferà, Magari l'idea, in sè, ce l'ha ma non la confesserebbe neppure sotto tortura. Silvio Baldini ha avuto modo di incrociare sia la strada del Pescara sia quella della Carrarese. E, in ambedue i sodalizi, ha lasciato un segno importante che resta come impronta anche nel cuore delle rispettive tifoserie, pronte a sostenere i loro colori nella sfida valevole per il campionato cadetto di sabato 18 ottobre alle 15 all'Adriatico- Cornacchia. 

Il primo periodo con la Carrarese tra 1995 e 1997 

Baldini aveva già assaggiato una delle due anime calcistiche della Provincia di Massa- Carrara ovvero la Massese nella stagione 1992-93. Alla Carrarese arriva nel 1995 e ci resterà nel 1997, "Ho fatto questa scelta perché mi fa stare bene- spiegherà in un'intervista - a Carrara ho trovato un ottimo ambiente e una squadra dal carattere fortemente operaio". Con la squadra del presidente Luciano Grassi, nel 1995-96, ottiene il decimo posto nel girone A della serie C1 con 45 punti. La stagione successiva migliora il suo bilancio giungendo settimo con 46 punti.     

Ancora Carrarese tra 2017 e 2021 

Secondo quel principio di circolarità del destino che, qualche volta, si diverte a fare visita anche al mondo del calcio, Baldini ritornerà poi alla Carrarese tra 2017 e 2021 dopo avere attraversato ben nove panchine, dal Chievo al Vicenza passando per Brescia, Empoli, Palermo, Parma, Lecce, Catania e ancora Empoli. Questa volta, però, c'è una novità che fa scalpore. Accetta di lavorare gratis, elemento anomalo in un mondo del calcio che mastica pane e denaro. Il perché lo spiegherà in un'intervista in cui dichiarerà: "lo faccio perché mi fa stare bene, ho trovato a Carrara un ambiente che mi ha dato fiducia, una squadra dalla mentalità operaia". Dichiarò anche di voler portare la Carrarese in serie B ma quel sogno non riuscì a realizzarlo. Ci riuscirà invece nella stagione 2023-24 Antonio Calabro, subentrato ad Alessandro Dal Canto. 

L'incontro indimenticabile con il Pescara

Baldini arriva al Delfino Pescara nella stagione 2024-25. La squadra manca dalla cadetteria dalla stagione 2020-21 e coltiva un desiderio immenso di rimettervi piede. L'ex tecnico della Carrarese prende per mano il collettivo abruzzese, lo conduce al quarto posto con 67 punti al termine della stagione regolare e lo porta a cavalcare imperiosamente i playoff. Il Pescara butta giù sempre sotto la sua gestione i birilli di Pianese (2-1), Catania (1-0 in terra etnea e 1-2 al ritorno), Vis Pesaro (4-2 all'andata nella tana degli avversari e 2-0 all'Adriatico- Cornacchia), Audace Cerignola (4-1 in Puglia e 1-1 al ritorno) e Ternana (1-0 in entrambe le contese e 3-1 per gli abruzzesi dopo i calci di rigore al ritorno). E' serie B. Lui definirà l'esperienza "un periodo bellissimo, con tanta magia" constatando poi, con altrettanta chiarezza, che a suo avviso non esistessero più le condizioni per proseguire l'avventura. "Abbiamo riportato questa piazza dove merita - spiegò alla Gazzetta dello Sport - ma poi qualcosa si è spento". La tifoseria pescarese serba comunque di lui un ricordo molto piacevole per avere assaporato una cadetteria attesa da tempo. 

Le parole di stima di Fabio Capello 

Uno dei complimenti che a Baldini avrà fatto maggiore piacere sarà stato sicuramente quello a lui rivolto in un'intervista da Fabio Capello, secondo cui è "un personaggio autentico che conosce il calcio come pochi e sa preparare la minestra con gli ingredienti che ha a disposizione".

Sezione: News / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 16:24
Autore: Cristiano Comelli
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