Tra le alternative a disposizione di Vincenzo Vivarini, il nome di Orji Okwonkwo inizia a diventare sempre più interessante.
Il 27enne attaccante nigeriano, dotato di velocità, forza fisica e buon fiuto per il gol, rappresenta una soluzione offensiva potenzialmente esplosiva, ma non priva di rischi sul piano tattico.

Sebbene possa essere schierato nel tridente, Okwonkwo ha caratteristiche da seconda punta o da esterno offensivo, ruoli che implicherebbero un cambio strutturale significativo nel sistema di gioco del Pescara, ancora alla ricerca della giusta stabilità.

Il tandem Okwonkwo-Tsadjout: potenza e profondità, ma equilibrio da ritrovare

L’idea di affiancare Okwonkwo a Tsadjout è affascinante: due giocatori di potenza, dinamismo e attacco della profondità, capaci di creare scompiglio in qualsiasi difesa di Serie B.
Tuttavia, un assetto così offensivo potrebbe sbilanciare il centrocampo e ridurre la copertura in fase di non possesso, aspetto su cui Vivarini ha lavorato con costanza nelle ultime settimane.

Proprio per questo, il tecnico abruzzese sta valutando attentamente il momento giusto per rischiare la doppia punta, senza compromettere la solidità difensiva di un gruppo che deve ancora consolidarsi completamente.

Sgarbi, l’alternativa d’equilibrio

In questo contesto, Lorenzo Sgarbi rappresenta una soluzione tatticamente più sicura.
L’ex Napoli, infatti, ha maggiore propensione ai ripiegamenti difensivi e una migliore lettura delle transizioni, qualità che gli consentono di integrarsi con più naturalezza nel 3-4-2-1 disegnato da Vivarini.

Sgarbi è tornato in campo per 9 minuti al Marassi dopo oltre tre partite da spettatore — l’ultima presenza risaliva al secondo tempo contro il Venezia, lo scorso 13 settembre.
Di fatto, nel nuovo assetto tattico il suo minutaggio è stato minimo, ma l’allenatore ne apprezza l’affidabilità e la disponibilità al sacrificio, elementi preziosi in una fase di costruzione del gioco come quella attuale.

Vivarini e la ricerca del giusto mix tra estro e disciplina

La scelta tra Okwonkwo e Sgarbi non è soltanto una questione tecnica, ma anche una valutazione di equilibrio di squadra.
Vivarini dovrà decidere se puntare sulla spinta offensiva e l’imprevedibilità del nigeriano, o sulla solidità tattica e la duttilità dell’italiano.

Con il calendario che si infittisce e i punti pesanti in palio, non è escluso che il tecnico opti per rotazioni mirate, alternando entrambi i profili a seconda dell’avversario e del momento della gara.

Sezione: News / Data: Ven 10 ottobre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print