Sulla carta quello con la Carrarese sabato all'Adriatico è uno spareggio salvezza anticipato, ma per ora i toscani hanno indubbiamente uno spessore ed una continuità che il Pescara non può assolutamente vantare. L'anno scorso, da matricola assoluta e vittima che pareva predestinata, la squadra di Calabro stupì tutti, salvandosi senza alcun patema, puntando praticamente sullo stesso organico che l'aveva vista salire, sempre contro ogni pronostico, partendo dalle retrovie nei playoff. Un pò la storia del Pescara, ma per ora i biancazzurri stanno facendo ben poco per smentire le previsioni fosche degli addetti ai lavori, nonostante Sebastiani dichiari che avrebbe messo la firma alla vigilia per avere i 5 punticini attuali, visto il calendario iniziale terribile. Sarà, intanto però vanno aggiunti punti e certezze alla ripresa dopo la sosta e sicuramente va messo in campo molto di più di quanto visto contro Sudtirol e Sampdoria prima dello stop. A difendere la porta dei marmiferi c'è quel Vincenzo Fiorillo che a Pescara ha trascorso 5 stagioni, di cui una in A, e dove è nato suo figlio. Tanto che ha già dichiarato che vorrebbe chiudere in Abruzzo la sua carriera e che questa gara sarà decisamente un'emozione fortissima per lui, come lo fu qualche settimana fa per l'altro ex portiere Plizzari. Il Pescara però, come detto, potrà concedere ben poco spazio a lacrime e sentimentalismi, puntando al sodo per dare credibilità alle proprie chances. Ci eravamo augurati che Vivarini potesse avere qualche sparring partner di peso durante le due settimane di stop, magari come il Koper, squadra della serie A slovena dove milita Ilicic che ha disputato invece amichevoli con Padova e Reggiana o che potesse fare un rodaggio probante ai nuovi ancora in ritardo di condizione. Macchè, solita sgambata con la Primavera di casa, un 7-0 che consegna ben poche indicazioni, anche se ha visto in campo il recuperato Caligara, andato pure in gol. Ancora ai margini purtroppo Frank Tsadjout, annunciato come il vero rinforzo in attacco e invece più in infermeria che con la maglietta biancazzurra addosso. Esattamente come gli succedeva con la Cremonese, proprietaria del cartellino: sarà per questo magari che lo hanno prestato gratis e metà ingaggio a carico, a 5 minuti dalla chiusura del mercato estivo? Di certo, almeno per ora, non sarà lui a poter risolvere i problemi offensivi del Pescara e nemmeno Olzer, che starà ai box fino a dicembre. Per la verità contro la Carrarese mancherà pure Brosco, squalificato e pure Pellacani e Desplanches hanno problemini fisici non da poco. Insomma, questo rientro in trincea del gruppo ancora non ben assortito di Vivarini non si presenta sotto i migliori auspici. Occorrerà provare soluzioni nuove, magari accantonando uno spento Squizzato e magari rispolverando Tonin e Kraja e dando più spazio a Meazzi, che forse hanno caratteristiche più consone al gioco di rimessa, fin qui rivelatosi l'unico praticabile da una squadra non certo organizzata e poco fisica. In pratica facendo quello che fece proprio la Carrarese l'anno scorso, che costruì la propria compattezza dallo zoccolo duro che aveva fatto gavetta assieme in C. Aspettando Tsadjout, per sdrammatizzare un pò parafrasando Samuel Beckett

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 21:51 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
vedi letture
Print