Dopo la tegola Olzer, arriva quella forse persa più grave  di Pellacani. Il centrale, punto fermo della difesa e leader di questo settore, si è fermato. Un colpo che rischia di destabilizzare l’intero equilibrio di una squadra già in affanno.

IL BUCO PELLACANI: CHI REGGE LA DIFESA?
Pellacani non era solo un giocatore, era un riferimento. L’uomo che guidava la linea, che impostava il gioco da dietro, che copriva le spalle ai compagni. Senza di lui, la difesa perde l’unico uomo in grado di dare sicurezza e personalità. Le opzioni?

Gravillon è ancora in ritardo di condizione e finora non ha convinto.

Corbo è un guerriero, ma non ha la stessa statura.

Si potrebbe osare con Capellini come terzo centrale, ma è una soluzione di emergenza.

Insomma, Vivarini dovrà inventarsi qualcosa. Perché presentarsi all’Entella con una difesa così rimaneggiata e fragile è un rischio enorme.

L’ENTELLA: LA TRAPPOLA PERFETTA
E proprio l’Entella, la prossima avversaria, è la squadra sbagliata da affrontare in questo momento. I liguri sono solidi, organizzati e letali in contropiede. Approfitteranno di ogni incertezza, di ogni uomo perso in posizione, di ogni palla persa a centrocampo. Affronteranno un Pescara in emergenza.

LA SOLUZIONE? TORNARE ALLE ORIGINI
In queste situazioni, l’unica via di salvezza è il carattere. Servirà un Pescara umile, che sappia soffrire, che lotti su ogni pallone. Servirà che gli uomini rimasti – Dagasso, Di Nardo, Valzania – si assumano la responsabilità di tenere in piedi la squadra. E servirà, forse, che Vivarini torni a un calcio semplice, fatto di pochi principi ma chiari: difendersi compatti e ripartire con cattiveria.

LA PANCHINA: MEAZZI E CALIGARA, LE ARMI SEGRETE
Proprio in questa partita di dolore, potrebbe arrivare il momento di osare. Lorenzo Meazzi, finora utilizzato a singhiozzo, potrebbe finalmente essere schierato dall’inizio per dare quella scintilla in più. E Luca Caligara, al suo rientro, potrebbe essere il regista in grado di dare ordine e qualità a un centrocampo ora orfano di punti di riferimento.

Il Pescara è a un bivio. Può lasciarsi schiacciare dagli infortuni, o può usare questa situazione per scoprire un’anima nuova. Quella dell’Entella non è una partita come le altre. È un esame di maturità. Per la squadra, per i singoli, e per un allenatore chiamato a essere un vero Mister.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 13:54
Autore: Antonio Iannucci
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