Il Pescara attraversa un momento complicato. Dopo otto giornate di campionato, il bilancio parla chiaro: sei punti conquistati e una classifica che non rispecchia le ambizioni di inizio stagione. Il dato è ancora più preoccupante se si considera che il Delfino ha disputato ben cinque partite in casa, raccogliendo meno di quanto ci si aspettasse, e che fuori dal “Cornacchia” non ha ancora trovato risultati positivi, subendo sconfitte anche contro squadre in difficoltà come Mantova e Sampdoria.

Un avvio sottotono che preoccupa

Il bottino raccolto finora è magro, ma non disastroso. In una Serie B dove l’equilibrio regna sovrano, il Pescara ha ancora tutto il tempo per invertire la rotta. Tuttavia, le prestazioni non sempre hanno convinto sul piano della continuità e della personalità.

Sei punti in otto turni rappresentano un rendimento inferiore alle aspettative di una squadra costruita per lottare nella parte alta della classifica.

La nota positiva, se così si può dire, arriva dal confronto con altre realtà blasonate: persino lo Spezia, finalista playoff lo scorso anno e formazione con obiettivi di promozione, è ultima con appena tre punti.

Il problema del rendimento esterno

Uno degli aspetti più preoccupanti è il rendimento lontano da casa. Il Pescara non solo non ha ancora vinto in trasferta, ma ha sempre perso, mostrando difficoltà nel reggere il ritmo e la pressione avversaria.

Le sconfitte contro Mantova e Sampdoria, due squadre che inseguono in classifica, hanno evidenziato limiti di concentrazione e di approccio, soprattutto nei momenti chiave. Vincenzo Vivarini dovrà lavorare su mentalità e tenuta difensiva per evitare che le gare esterne diventino un tabù.

Cinque gare all'Adriatico e un bottino da migliorare

Anche il rendimento casalingo, seppur più solido, non ha rispettato le attese. Con cinque partite disputate all’Adriatico-Cornacchia, il Pescara avrebbe potuto costruire una base più solida di punti. Invece, i risultati alterni hanno frenato la risalita e alimentato il malumore di una piazza ambiziosa.

Il pubblico biancazzurro, però, continua a sostenere la squadra, consapevole che il potenziale c’è — serve solo trasformare la qualità del gioco in risultati concreti.

Ora serve una svolta: mentalità e continuità

La priorità per Vivarini è chiara: dare al gruppo una scossa mentale e tattica. L’obiettivo è ritrovare equilibrio, solidità e fiducia per rimettere in moto la macchina biancazzurra.

Il campionato è ancora lungo, ma per restare agganciati al treno playoff sarà fondamentale invertire subito la tendenza, soprattutto nelle trasferte. Con la qualità della rosa e l’esperienza del tecnico, il Pescara ha tutte le carte in regola per tornare competitivo.

Sezione: News / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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