Quello che doveva essere il mercato della svolta si sta rivelando un rompicapo per mister Vivarini, costretto a fare a meno di pezzi importanti e a rinviare l'esordio di altri. Un bilancio in chiaroscuro che rischia di condizionare il rendimento della squadra.

L'INFORTUNATO: CALIGARA, LA SVENTURA
La doccia fredda più gelida si chiama Luca Caligara. Il centrocampista, forse l'acquisto più qualificante, è già fermo per un infortunio. Uno stop che priva Vivarini del suo regista, della sua fantasia, di colui che avrebbe dovuto dettare i tempi della manovra. Un'assenza che lascia un vuoto difficile da colmare.

I RITARDATARI: TSAJOUT E OKWONKWO, POTENZIALE IN ATTESA
Stesso discorso, ma per motivi diversi, per gli attaccanti. Tsadjout, che pure aveva mostrato buoni segnali in precampionato, è bloccato in infermeria. Un danno non da poco per un reparto che fatica a trovare continuità. Okwonkwo, invece, è un caso a parte: arrivato con il cartellino "prodotto di Serie A", è ancora fermato da un ritardo di condizione. Due potenziali frecce che Vivarini non può ancora impugnare.

I FANTASMI: GRAVILLON, VINCIGUERRA, BRANDES E DI GRAZIANI, L'ENIGMA
Qui la situazione si fa più opaca. Gravillon, centrale di peso su cui si puntava molto, ha mostrato i suoi limiti nell'unica apparizione contro il Modena. Lontano dalla condizione ideale, è un investimento ancora da rendere. Vinciguerra, come Brandes, è un'altra incognita: sempre convocato, da tutti gli addetti descritto come un vero talento  ma che in molti iniziano a chiedersi il perchè di non averlo mai buttato nella mischia. Stesso silenzio di tomba su Graziani, di cui si sono perse le tracce dopo l'esordio in Campionato.

LA SITUAZIONE
Il Pescara ha allargato la rosa, ma al momento gli unici rinforzi veramente disponibili sono pochi. Se a questo si aggiungono gli infortuni di altri giocatori chiave, è chiaro che Vivarini sta navigando in un mare di difficoltà. La squadra ha bisogno di ritrovare in fretta Caligara, di sbloccare Okwonkwo, di lanciare Gravillon e di capire cosa stia succedendo con Vinciguerra, Brandes e Graziani.

Perché il mercato non si giudica a settembre, ma a maggio. E per allora, il Pescara avrà bisogno di tutti. Altrimenti, il rischio è di aver fatto numeri, ma non qualità.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 11:32
Autore: Antonio Iannucci
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