Desplanches: 6,5 Sul gol di Di Serio forse non è impeccabile, ma dev’essere frustrante subire sempre gol al primo affondo. Per fortuna mantiene la reattività evitando il bis sul suo palo almeno un paio di volte, evitando al Pescara di prendere un’imbarcata. Nella ripresa salva il salvabile, aiutato dal palo su Beruatto, fino al 92°

Gravillon: 5,5 un passo indietro, rispetto alle ultime prestazioni. Troppi errori di misura nel controllare i palloni da smistare e negli appoggi, non riesce neanche ad infilarsi nei buchi che lo Spezia lascia

Brosco: 4 difficile se non illogico assegnare la sufficienza ad un reparto preso costantemente d’infilata da ogni avversario e che concede sempre almeno un gol. Sulle palle alte non ha più l’anticipo di un tempo e non da sicurezze. Gorgone preferisce rinunciare a lui, per osare di più (1’st Sgarbi: 5 quando accenniamo a giocatori biancazzurri ancora acerbi per la categoria, ci riferiamo anche a lui. Timido nei contrasti, rischia il patatrac con un retropassaggio killer che invola Beruatto. Meglio sulla fascia destra quando crossa palloni interessanti in area, ma fisicamente troppo leggero per incidere)

Capellini: 5 lotta e sgomita, ma sulla sua fascia spingono parecchio e talvolta è costretto al fallo, rimediando pure una sacrosanta ammonizione. Neanche lui da sicurezze, se aggredito

Letizia: 6 uno dei più lucidi, suo il cross che mette in panne la difesa ligure sul pareggio. Ci vorrebbe un upgrade per tenere a galla questo Pescara, ma l’età non gli consente di dare altro

 Olzer: svaria da una fascia all’altra ed è il più pericoloso del Pescara nel primo tempo, perché almeno lui la porta la cerca sempre. Cala progressivamente, ma restando sempre un riferimento per le poche ripartenze ben costruite dai compagni (40’st Squizzato: sv)

Dagasso: timbra alla prima opportunità utile, confermandosi uno dei pochi biancazzurri già all’altezza di questa B. Prende una brutta botta che ne limita la tenuta fisica, fino all’inevitabile cambio (10’st Caligara: 6 alza il baricentro della squadra, proponendosi subito come terminale. Centra un palo sfortunato, che di norma carambola in rete e invece fa solo venire i brividi allo Spezia)

Valzania: 5 cerca di mettere un po' d’ordine nella frenetica reazione al gol immediato, ma anche lui fa un po' di confusione e si pesta i piedi con Olzer. Non decolla neanche nel tiro dal limite, che sarebbe nel suo bagaglio tecnico

Corazza: 5 sovrastato spesso e volentieri, poco reattivo sulle seconde palle, trova poco spazio nell’affollata trequarti.

Di Nardo: 4 anche lui cerca di muoversi in cerca di spazi, ma non trova mai il pallone nel primo tempo anche perché dovrebbe andare più incontro ai compagni invece di nascondersi. Neanche nella ripresa riesce ad esprimersi e non comprendiamo perché il tecnico lo tenga in campo, a discapito di un più utile Tonin

Tonin: 6 defilato e sterile per quasi un’ora, nella ripresa più coraggiosa del Pescara sarebbe uno dei più promettenti, arrivando ad impegnare severamente il portiere dopo il palo di Caligara. Inspiegabilmente, però, mister Gorgone lo cambia (23’st Cangiano: 6 si fa vedere e si procurerebbe pure un rigore, non netto ma che di norma viene fischiato. L’impegno c’è tutto, purtroppo non basta)

All. Giorgio Gorgone: 5 Gara da provare a vincere e invece persa meritatamente, nonostante qualche rammarico. Ma non è colpa sua, il coraggio non gli manca e le opportunità per fare male non mancano, però l’organico è quello che è, quando i titolari sono in debito d’ossigeno non ha materia prima per sopperire. Nel primo tempo probabilmente sbaglia lo schieramento a centrocampo, regalando una netta superiorità ai padroni di casa, nella ripresa spera in un sussulto dai cambi, osando di più. Ci potrebbe stare un rigore, ma c’è anche il finale in apnea con il centrocampo che non tiene più. Una sconfitta che sa di condanna anticipata, salvo acquisti stellari che però non sono nelle corde della società. Anzi, onestamente temiamo una svendita dei migliori, per ragioni di bilancio.

Sezione: Pagelle / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 14:30 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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