Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Il Pescara torna finalmente a vincere spezzando la serie di risultati negativi, tre sconfitte consecutive che hanno portato il Delfino a ridosso della zona playout. Dopo un primo tempo sottotono, come eravamo abituati, nella ripresa si è visto il miglior Pescara, quello più simile ammirato alla prima di Legrottaglie sulla panchina biancazzurra a Pordenone. Il Pescara non ha lasciato campo e spazio all'Ascoli, c'è stata una sola squadra in campo nella ripresa ed è stato proprio il Delfino, che ha meritato di vincere il derby.

La domanda però sorge spontanea: qual è il vero Pescara? Quello deludente del primo tempo, oppure quello che abbiamo ammirato nella ripresa? Troppe differenze tra le due frazioni di gioco. Il primo tempo del Delfino è stato scialbo, poche occasioni e il Pescara ha maggiormente subito un Ascoli che sembrava più in palla e ben messo in campo. Nella ripresa, trasformazione del Pescara che, grazie anche a qualche ritocco tattico di Legrottaglie, con un Pescara vivo e capace di schiacciare l'Ascoli e vincere la partita. Una differenza enorme tra i due tempi. Legrottaglie ha specificato che, grazie ad alcune mosse tattiche, il Pescara è riuscito a fare meglio nella ripresa. Probabilmente, il Delfino è stato anche aiutato dal crollo fisico dell'Ascoli che, nella ripresa, è completamente sparito dal campo, come ha confermato anche il tecnico Roberto Stellone nel post partita.

Insomma, una serie di eventi hanno fatto si che il Pescara ha potuto portare a casa la partita, dopo un match giocato a due facce. Primo tempo da dimenticare, ripresa da applausi. Qual è il vero Pescara, probabilmente lo diranno i prossimi impegni, soprattutto quello di mercoledì contro lo Spezia. Dalla prestazione in Liguria, capiremo qual è in realtà il Pescara ha due volti, visto contro l'Ascoli. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 02 marzo 2020 alle 15:45
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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