Pescara, la rinascita del Delfino: otto vittorie e una città tornata a sognare

Otto vittorie nelle ultime nove partite. Un solo passo falso, peraltro ininfluente. Un 4-1 a Cerignola che ha il sapore della sentenza anticipata. È questo il biglietto da visita del Pescara di Silvio Baldini, una squadra che ha ribaltato ogni pronostico e, soprattutto, ha riacceso una passione che sembrava ormai spenta.

La banda Baldini conquista il campo e il cuore della città

Non è solo una questione di risultati. È lo spirito, la fame, l’energia collettiva che questa squadra ha saputo trasmettere in campo, gara dopo gara. Elementi che hanno fatto breccia anche nei cuori più disillusi di una tifoseria ferita da stagioni deludenti, da polemiche societarie e da un rapporto complicato con la presidenza di Daniele Sebastiani.

Fino a poche settimane fa, lo zoccolo duro da 4.000 presenti fissi sembrava l’unico baluardo di una fede in via d’estinzione. Oggi, invece, Pescara è di nuovo biancazzurra: nei bar, nelle piazze, nelle scuole, non si parla d’altro che delle gesta di un gruppo che ha saputo trasformare lo scetticismo in entusiasmo.

Da vaso di terracotta a macchina da guerra

Alla vigilia dei playoff, in pochi avrebbero scommesso su questo Pescara. In un panorama di “corazzate”, il Delfino sembrava il classico vaso di terracotta tra tanti di ferro. E invece, Baldini ha costruito un meccanismo perfetto, in cui ognuno dà il massimo per il collettivo e nessuno si tira indietro.

Il successo largo di Cerignola ha quasi blindato l’accesso alla finalissima. E anche se la matematica invita alla cautela, il clima in città racconta di una popolazione calcistica che ha già svoltato, pronta a sostenere i propri eroi fino in fondo.

Un sentimento che sembrava perduto

La vera vittoria, forse, non è solo sportiva. È aver ricucito il legame con la gente, riaccendendo quella fiammella che sembrava destinata a spegnersi. Oggi il Pescara non è più solo una squadra: è un’idea condivisa, una rivincita collettiva, una speranza viva. E questo, a prescindere dal risultato finale, è già un trionfo.