Dal Cerignola al sogno Serie B: il Pescara chiude un cerchio e prepara il gran finale

Dal Cerignola al... Cerignola. La storia del Pescara 2024-25 sembra scritta con l’inchiostro del destino, pronta a chiudersi esattamente dove tutto era iniziato. Era un infuocato pomeriggio d’agosto a Silvi Marina quando, ancora scottato dall’eliminazione in Coppa Italia contro il Pineto, il Delfino iniziava la sua metamorfosi. Quel giorno, in un’amichevole apparentemente di routine contro i gialloblù pugliesi, Silvio Baldini prese una delle decisioni più importanti della sua stagione: accantonare il suo fedele 4-2-3-1 per passare al 4-3-3, sistema più congeniale ai suoi uomini reduci dal biennio con Zeman.

Una svolta silenziosa ma decisiva
Quella scelta fu molto più di un semplice cambio tattico. Fu un atto di intelligenza e umiltà, un adattamento che ha rappresentato il primo passo verso la rinascita di una squadra che sembrava smarrita. Il Pescara, da quel momento, ha iniziato a crescere, a credere, a vincere. Oggi, nove mesi dopo, si ritrova a giocarsi la qualificazione alla finale playoff di Serie C partendo da un vantaggio enorme: il 4-1 dell’andata a Cerignola rende la gara dell’Adriatico quasi una formalità. Ma nel calcio, si sa, nulla è scritto, e l’obiettivo è mantenere alta la concentrazione fino all’ultimo secondo.

Il capolavoro di Baldini è (quasi) completo
Il capolavoro firmato Silvio Baldini non è ancora concluso, ma è già scolpito nei cuori biancazzurri. Una squadra trasformata, un gioco ritrovato, una mentalità vincente che ha contagiato l’ambiente e ridato entusiasmo a una piazza che da troppo tempo attendeva una vera rinascita. Dopo l’ultimo atto di stasera contro il Cerignola, che comunque non va sottovalutato, si spalancheranno le porte della doppia finale contro una tra Vicenza e Ternana. Una delle due corazzate indicate sin dall’inizio come favorite per la promozione.

Un sogno che si avvicina
Il destino del Pescara si gioca ora sui dettagli, sulla fame, sulla lucidità. Ma una cosa è certa: la squadra ha già dimostrato di avere tutto per arrivare fino in fondo. Chiudere il cerchio dove tutto è iniziato è solo l’inizio del sogno. L’ultimo passo è il più difficile, ma anche il più bello.