Quando ad agosto Antonio Di Nardo è arrivato a Pescara, l’obiettivo era chiaro: completare il reparto offensivo e crescere gradualmente alle spalle dei titolari. Ma il campo, come spesso accade, ha ribaltato le gerarchie. Tra il forte desiderio del giocatore di affermarsi in Serie B e la lunga serie di infortuni che ha colpito l’attacco biancazzurro, Di Nardo ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più importante, fino a diventare una pedina imprescindibile.

Nella prima parte di stagione è stato uno dei pochi a salvarsi nelle difficoltà generali della squadra. L’ex Campobasso ha mostrato subito una grande voglia di battagliare, correndo, pressando e mettendo intensità in ogni duello. Ma non solo: ha portato anche un contributo concreto alla voce gol, realizzandone 3 in 851 minuti, numeri di tutto rispetto per un giocatore alla sua prima vera occasione nel calcio cadetto.

L’emergenza in attacco lo ha poi spinto a fare gli straordinari. Nelle ultime sei partite, complice l’assenza di gran parte dei compagni di reparto, Di Nardo ha saltato appena 6 minuti, diventando di fatto l’uomo più utilizzato lì davanti. Una presenza costante, un punto fermo su cui l’allenatore ha potuto contare in un momento di enorme difficoltà.

La sua crescita non è passata inosservata: Di Nardo non è più semplicemente un complemento, ma un attaccante che ha mostrato personalità, affidabilità e capacità di adattarsi alle esigenze della squadra. Un percorso che, se mantenuto, potrebbe trasformarlo in una delle sorprese più positive della stagione del Pescara.

Sezione: News / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print