Il Pescara vive un momento estremamente delicato: l’avvio di stagione sotto la guida di Vincenzo Vivarini è infatti uno dei peggiori degli ultimi dieci campionati di Serie B. Con appena 8 punti conquistati nelle prime 12 giornate, il Delfino ha eguagliato il drammatico avvio della stagione 2020-21, quella conclusa con la retrocessione.

Cinque anni fa, i biancazzurri avevano raccolto lo stesso bottino: 4 punti nelle prime 9 gare con Massimo Oddo, seguiti da altri 4 nelle 3 partite successive con Roberto Breda. Un percorso simile a quello attuale, che evidenzia la gravità della situazione.

La media attuale – 0,66 punti a partita – parla chiaro: continuando così, il Pescara non avrebbe alcuna possibilità reale di salvarsi. Un ritmo troppo basso, che costringerebbe la squadra a una svolta immediata per evitare un epilogo già visto.

Analizzando i due avvii disastrosi, emergono alcune similitudini evidenti. Anche in questa stagione, come accadde nel 2020-21, il Pescara è stato colpito da una lunga serie di infortuni, in particolare nel reparto offensivo. Le assenze di giocatori chiave hanno inevitabilmente condizionato il lavoro dei tecnici e limitato le soluzioni a disposizione.

La speranza, oggi come allora, è che il recupero degli attaccanti e una maggiore continuità nella formazione possano invertire la rotta. Ma i numeri, al momento, raccontano una realtà che non ammette distrazioni.

Sezione: News / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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