Il momento è critico, forse il più delicato degli ultimi anni. Il Pescara rischia di precipitare nuovamente in Serie C, appena dodici mesi dopo la cavalcata firmata da Silvio Baldini. Una possibilità che il presidente Daniele Sebastianinon vuole nemmeno contemplare: il numero uno biancazzurro ha assicurato che farà tutto ciò che è necessario per evitare un nuovo dramma sportivo.

Una promessa che arriva proprio mentre la classifica racconta un quadro pesante e l’ambiente vive una miscela di frustrazione e attaccamento. Perché se la squadra fatica, il pubblico continua a rispondere presente. Sempre.

Sebastiani: “Farò di tutto per evitare la Serie C”

Il presidente non si nasconde. Il rischio di sprofondare in terza serie è reale, ma Sebastiani garantisce che il club interverrà con determinazione, sia sul piano tecnico sia a livello gestionale. Il messaggio è chiaro: nessuno vuole rivivere l’incubo di una retrocessione a un solo anno dalla promozione.

Il momento è complesso, ma la società sa di dover intervenire — e in fretta — per invertire una rotta che oggi appare pericolosamente inclinata.

Un pubblico da categorie superiori

L’altro dato, invece, è sorprendente in positivo: Pescara continua ad essere una delle piazze più vive dell’intera Serie B.
Secondo quanto riportato da stadiapostcards, il club si colloca:

12° nella classifica della media spettatori con 7.960 presenze a partita nelle sette gare giocate all’Adriatico,

9° nella graduatoria complessiva degli spettatori totali, con 55.718 ingressi complessivi.

Numeri che fanno impressione se confrontati con il rendimento della squadra. Il pubblico biancazzurro sta sostenendo il Delfino come se lottasse per la parte alta della classifica, non per evitare la zona rossa.

È qui che si vede la differenza tra una piazza qualsiasi e una città che vive di calcio: i tifosi continuano a esserci, anche quando la squadra non c’è.

L’Adriatico-Cornacchia: una roccaforte che merita di più

Lo stadio di casa racconta una storia ben diversa rispetto al campo: entusiasmo, colore, partecipazione.
Presenze che, in molte altre realtà della categoria, rappresenterebbero una spinta enorme verso obiettivi ambiziosi.

A Pescara, invece, questa energia rischia di disperdersi se non arriveranno interventi concreti. Perché non basta avere un pubblico da Serie B o Serie A se i risultati restano da zona retrocessione.

La promessa di Sebastiani e la responsabilità della squadra

Il presidente ha parlato di un impegno totale per scongiurare il peggio. La tifoseria, dal canto suo, ha già fatto molto più del proprio dovere: presenza, sostegno, incitamento dentro e fuori casa.

Ora tocca alla squadra — e alla società — dimostrare di essere all’altezza del popolo biancazzurro.
Pescara non merita l’incubo della Serie C.
Pescara merita di tornare a guardare verso l’alto, non verso l’orlo del baratro.

Sezione: News / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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