Compleanno amaro, il 42º, ieri per Luciano Zauri. Perché l’ormai ex tecnico del Pescara lo ha trascorso da dimissionario. Galeotta è stata la sconfitta interna con la Salernitana, alla ripresa del campionato dopo la lunga sosta. L’aveva detto nell’immediato post partita, "certo che mi sento in discussione, anche se sono pronto a proseguire il mio lavoro. Però, se percepisco che il presidente Sebastiani non si fida più di me, non aspetto l’esonero ma lo anticipo".

DIMISSIONI - Lo ha fatto ieri, intorno all’ora di pranzo, l’annuncio ufficiale con un post sul sito della società: "L’amarezza nel rinunciare al mio ruolo di allenatore non è negoziabile rispetto alla difesa di valori che ritengo fondamentali, uno dei quali è il rispetto della maglia biancazzurra. Ringrazio la società per l’opportunità che mi ha concesso e tutti coloro che hanno lavorato con me in questi anni, atleti e membri dello staff, perché tutti mi hanno lasciato delle cose importanti". Un’uscita di scena con classe. E il presidente Daniele Sebastiani gli ha reso onore. "Zauri, un gran signore. Chapeau! Una decisione che dimostra come non avevamo sbagliato l'uomo. Ha scelto così, anche se noi non avevamo ancora deciso nulla riguardo ad un suo esonero, tanto è vero che non abbiamo contattato nessuno sostituto. I possibili candidati? Beh, tutti quelli che sono liberi potrebbero allenare qui, ma vogliamo lasciarci il tempo di scegliere con calma".

LEGROTTAGLIE IN CAMPO - In effetti, al netto dei tanti nomi di possibili successori, la ripresa degli allenamenti di ieri pomeriggio è stata diretta dal tecnico della Primavera, Nicola Legrottaglie, ex difensore di Juventus, Milan e Nazionale. Non è escluso che possa toccare a lui sedersi in panchina nella prossima trasferta di Udine, contro il Pordenone.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 21 gennaio 2020 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Andrea Coppini
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