Un punto che pesa, forse più dei tre che non sono arrivati. Il pareggio strappato in extremis sul campo del Catanzaro rappresenta molto più di un semplice risultato positivo per il Pescara: è un’iniezione di fiducia, un segnale di vitalità, una piccola svolta psicologica dopo settimane difficili.

Il “Ceravolo” è uno dei terreni più complicati della categoria. Lì sono cadute squadre attrezzate e ambiziose, come Palermo e Venezia, due corazzate del campionato cadetto. Uscirne indenni, soprattutto in un momento così delicato, equivale a una prova di maturità. Per questo il punto conquistato assume un valore speciale.

Il Pescara ritrova lo spirito: la mano di Gorgone comincia a vedersi

Giorgio Gorgone, alla sua prima vera settimana di lavoro piena, lo aveva detto: prima di tutto serve ritrovare l’atteggiamento. E la risposta è arrivata chiara. Al Ceravolo i biancazzurri hanno mostrato compattezza, determinazione, coraggio. Qualità che nelle ultime gare dell’era Vivarini erano sembrate affievolirsi.

La squadra ha giocato con umiltà, ma senza rinunciare all’ambizione. Ha sofferto, è vero, ma ha saputo reagire. E questo è forse l’aspetto che più conforta il nuovo tecnico: la capacità di rimanere dentro la partita anche nei momenti più complessi.

Il pericolo di una nuova sconfitta e il peso del pareggio

Tornare da Catanzaro con un’altra sconfitta avrebbe potuto lasciare strascichi pesanti. Dal punto di vista mentale, il gruppo era già provato da risultati negativi e da una situazione di classifica complicata. Per questo il gol nel finale non è soltanto un episodio fortunato: è ossigeno puro.

È il tipo di risultato che può ribaltare la percezione interna dello spogliatoio. Un risultato che restituisce convinzione e permette di preparare la settimana successiva con un altro spirito.

Gorgone: “Orgoglioso dell’atteggiamento”

Nel post-partita, il tecnico ha sottolineato proprio questo aspetto: lo spirito. Gorgone ha elogiato un Pescara “gagliardo”, combattivo, finalmente vivo. Una squadra che, pur con tutti i suoi limiti e le sue fragilità, ha dimostrato di poter dire la sua anche contro avversari più attrezzati.

Il nuovo allenatore non ha bacchette magiche, e lo sa. I problemi strutturali restano, così come le difficoltà legate agli infortuni. Ma qualcosa si è mosso. Il Pescara ha ritrovato un’anima.

Un punto di partenza, non di arrivo

Il pareggio di Catanzaro non risolve tutto, ma traccia una strada. Da qui bisogna ripartire: lavorare sulla fase difensiva, crescere nella gestione dei momenti chiave, trovare più lucidità sotto porta. Ma almeno ora c’è una base emotiva su cui costruire.

L’era Gorgone si apre con un piccolo segno più. E per un Pescara che doveva rialzarsi, è già un buon inizio.

Sezione: News / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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