Il suo problema, e non lo si scopre oggi, sono le poche reti segnate. Che, in generale, potrebbero anche non costituire fonte di preoccupazione qualora non fossero vaniticate, come accaduto molte volte, da recuperi delle avversarie che hanno fatto rimanere la squadra a mani vuote o comunque con un bottino più basso di quello auspicato. Lontano dall'Adriatico- Cornacchia, le reti segnate dalla formazione prima di Vincenzo Vivarini e ora affidata alla possibile cura rivitalizzante di Giorgio Gorgone si contano sulle dita di una mano. E nemmeno su tutte. Un problema che, a lungo andare, si potrebbe rivelare letale per una squadra interessata a tenere i piedi ben saldi in cadetteria.

In trasferta solo quattro reti

In cinque partite esterne disputate, il Pescara è andato a bersaglio quattro volte. Poco male, si potrebbe sbrigativamente affermare, ha segnato nella quasi totalità delle gare in trasferta e quindi garantito una certa regolarità realizzativa. Il punto è che queste reti sono servite soltanto in un caso a riuscire a monetizzare, con il minimo indispensabile, contro la Virtus Entella nella sfida che si è conclusa per 1-1 in terra genovese. In tutti gli altri casi, ovvero Mantova, Modena e Sampdoria, è stato come non averle segnate affatto visto il passivo subito. Il discorso non può quindi limitarsi alla regolarità realizzativa di quattro sfide eccezion fatta quella dell'ubriacante 0-5 con il Palermo, ma deve essere visto nel "peso" di quelle reti. Che si sono rivelate poche sul piano quantitativo, ma anche su quello qualitativo, non per la loro fattura estetica bensì per il ruolo ininfluente che hanno avuto nel risultato finale. 

Il peso delle reti in trasferta sul totale 

Il rapporto delle reti del Pescara in trasferta rispetto al totale è di quattro a quindici, il che vuol dire che neppure un quarto delle reti è stato  realizzato fuori dalle mura dell'Adriatico- Cornacchia. 

Il raffronto con lo scorso campionato 

Se si confronta questo dato con quello emergente dallo scorso campionato, il paragone è impietoso. Certo, si dirà, il 2024-25 fu una stagione trionfale partita bene pressoché subito mentre l'attuale situazione un gradino più in su della gerarchia calcistica non lo è, almeno al momento, affatto. Così come magari si potrà dire che la cadetteria comporti un maggior quoziente di difficoltà rispetto alla Lega Pro. Ma sono obiezioni di valore relativo. La scorsa stagione, dopo dodici turni, il Pescara aveva segnato in trasferta dieci reti su ventidue, ovvero quasi la metà del computo complessivo. In quel caso la squadra non uscì' mai dalle sfide esterne senza avere realizzato almeno una rete nelle porte avversarie e peraltro subendone soltanto tre in luogo delle dodici subite sinora. L'imperativo della compagine abruzzese è di trovare quindi un maggior numero di reti lontano dal campo amico per mettersi in condizione di giocarsela maggiormente e non perdere con molta ingenuità punti per strada.    

Sezione: News / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 13:19
Autore: Cristiano Comelli
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