Il Pescara volta pagina e lo fa affidandosi a Giorgio Gorgone, chiamato a ridare ossigeno a una stagione che rischia di scivolare via troppo in fretta. L’entusiasmo per un volto nuovo non manca, ma chi conosce bene la Serie B sa quanto il compito sia proibitivo: quando un allenatore esordiente subentra a campionato in corso, la percentuale di riuscita è bassissima.

Eppure, proprio perché rari, quei pochi precedenti diventano un appiglio prezioso.

Negli ultimi anni uno dei casi più emblematici è quello di William Viali. Nel campionato 2022-23 prese in mano un Cosenza allo sbando, riuscendo passo dopo passo a ricucire una stagione che sembrava irrimediabilmente compromessa. Alla fine mise insieme 29 punti in 27 partite, centrò un insperato quartultimo posto e completò l’opera ai playout, condannando il Brescia dopo una sfida tiratissima. Un esempio di come, anche in un contesto complesso, si possa rimettere in moto la macchina.

Ma il precedente più vicino al mondo biancazzurro porta il nome di Andrea Sottil, protagonista di una delle salvezze più rocambolesche della storia recente del Pescara. Era la stagione 2019-20, una delle più strane di sempre: panchine che cambiavano, calendario stravolto dalla pandemia, una classifica che sembrava peggiorare ogni settimana. Sottil arrivò quando la situazione sembrava quasi irrecuperabile. E invece, tra mille difficoltà, riuscì a trascinare il Pescara ai playout contro il Perugia. Fu un finale al cardiopalma, deciso ai rigori al Curi il 14 agosto, in una notte che è rimasta impressa nei ricordi dei tifosi.

Sono storie che oggi tornano d’attualità perché, al di là delle differenze tecniche e dei contesti, raccontano una cosa soltanto: non è impossibile. Difficile, certo. Raro, decisamente. Ma non impossibile.

Ed è questa la chiave con cui Gorgone si affaccia alla sua nuova avventura. La sua sfida non è soltanto tecnica: dovrà ricostruire fiducia, ridare solidità a una squadra fragile, convincerla che la corsa non è ancora finita. Ogni allenatore subentrante lo sa: i primi giorni sono fondamentali. Bisogna entrare subito nella testa dei giocatori, senza perdere tempo, perché in Serie B le stagioni cambiano nel giro di due settimane.

Il Pescara si affida alla freschezza di idee e all’entusiasmo di un tecnico giovane, in un campionato che non perdona ma che, talvolta, premia chi arriva con coraggio e idee chiare. Se riuscirà a invertire la rotta, il suo nome andrà ad aggiungersi a quella lista ristretta di allenatori che, entrando in corsa e partendo da zero, sono riusciti a cambiare il destino di una squadra.

La strada è in salita, come sempre in Serie B. Però la storia dice che, quando si incrocia il tecnico giusto al momento giusto, tutto può ancora succedere.

Sezione: News / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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