La crescita di Matteo Dagasso non è più una semplice sensazione: è una realtà che settimana dopo settimana sta diventando sempre più evidente. Il centrocampista cresciuto nelle giovanili del Pescara si è adattato con sorprendente rapidità a un campionato impegnativo come la Serie B, mostrando una maturità che raramente si vede in giocatori della sua età. E ciò che sta facendo in Nazionale ne è la conferma più luminosa.

Silvio Baldini, ct degli azzurrini, non ha avuto esitazioni nel puntare su di lui. Prima qualche spezzone nelle gare d’andata contro Montenegro, Macedonia del Nord e Svezia, poi minutaggio sempre più consistente fino a un ruolo via via più centrale nel progetto tecnico. Dagasso ha risposto con prestazioni in crescita e una sicurezza crescente, tanto da ritagliarsi uno spazio stabile nel gruppo.

Gol, personalità e continuità: Dagasso si prende l’Italia

Il momento della consacrazione è arrivato con la sfida contro l'Armenia. Baldini lo manda in campo all’inizio della ripresa, sullo 0-0, e lui gli cambia la partita: tempo di sistemarsi in mezzo al campo e sblocca il risultato, aprendo la strada a un roboante 5-1.

Poi è arrivata la prima da titolare nella difficile trasferta in Polonia, una gara che sembrava in controllo fino al crollo finale, con due gol subiti in quattro minuti. Una notte amara per la squadra, ma comunque significativa per lui, chiamato per la prima volta a reggere il peso delle responsabilità dall’inizio.

Infine, l’ultimo capolavoro: la magia contro la Svezia. Una triangolazione perfetta con Camarda, inserimento da manuale e tocco mancino che sbroglia la partita sull’1-1. Una giocata da centrocampista completo, di quelli che decidono gare e che sanno prendere in mano le partite quando contano davvero. L’Italia poi ha dilagato fino al 4-1, ma il lampo decisivo è arrivato dai suoi piedi.

Il Pescara si gode il suo gioiello: Dagasso pronto a guidare la mediana a Catanzaro

Il nuovo Pescara di Gorgone ripartirà anche — e soprattutto — da lui. A Catanzaro, Dagasso sarà uno dei punti fermi del centrocampo, affiancato da due interpreti di spessore come Valzania e Squizzato.

Valzania, ormai ristabilito dopo i postumi dell’influenza, è tornato stabilmente in gruppo ed è pronto a riprendersi il suo posto. Squizzato, invece, potrebbe avere l’occasione di rientrare nell’undici titolare nel ruolo di playmaker, ruolo in cui il nuovo allenatore vede caratteristiche importanti.

Accanto a loro, Dagasso rappresenta la mezzala moderna: dinamica, tecnica, capace di inserirsi e di cambiare il ritmo della manovra. Un profilo perfetto per il 3-5-2 che Gorgone sembra voler adottare come base del nuovo corso.

Un presente brillante, un futuro che cresce

La sensazione è che Dagasso non abbia ancora raggiunto il suo limite. La sua crescita è costante, visibile, strutturale. Ogni partita aggiunge qualcosa al suo bagaglio e ogni chiamata in Nazionale lo rende più consapevole e pronto.

Il Pescara si ritrova così tra le mani un talento prezioso, uno di quelli che possono cambiare l’inerzia di una stagione difficile. La sfida di Catanzaro sarà un altro passo importante, ma Dagasso ha già dimostrato di essere pronto a prendersi responsabilità da giocatore vero.

Sezione: News / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print