Il punto strappato a Catanzaro ha riportato un minimo di serenità in casa Pescara, ma il pareggio pirotecnico non può nascondere i limiti strutturali che continuano a pesare come macigni. Il dato più preoccupante riguarda la difesa, un reparto che resta fragile, disordinato e incapace di reggere l’urto nei momenti chiave. Le statistiche parlano da sole: 28 gol subiti finora, di cui ben 20 incassati nel secondo tempo. Numeri impietosi, che raccontano una squadra vulnerabile, soprattutto dopo l’intervallo.

Il campanello d’allarme più grande è proprio questo ripetersi di blackout al rientro dagli spogliatoi. Ancora una volta Desplanches è stato battuto nei primi minuti della ripresa, esattamente come accaduto in molte altre occasioni. Un pattern preoccupante, che indica come la squadra torni in campo scarica, poco lucida e non abbastanza concentrata. Quando la soglia dell’attenzione si abbassa, il Pescara affonda.

Il problema, però, non riguarda solo la tenuta mentale: anche la condizione fisica sembra lontana dagli standard richiesti per reggere il ritmo della categoria. Il calo negli ultimi 45 minuti è evidente. La squadra si allunga, le marcature si fanno lente, i duelli vengono persi con facilità e gli avversari trovano praterie dove affondare. Catanzaro ha sfruttato puntualmente questa fragilità, esattamente come tante altre squadre prima di loro.

Il lavoro di Gorgone parte proprio da qui. Il nuovo tecnico ha dato un’impronta aggressiva alla squadra, ma per trasformare l’atteggiamento in risultati serve una struttura solida. Il 3-5-2, se non sorretto da sincronie perfette, lascia spazi enormi. I centrali devono lavorare sulle letture, gli esterni sui rientri e tutta la squadra su tempi e intensità delle coperture.

Per restare agganciati alla corsa salvezza non basterà migliorare la qualità del gioco offensivo: il Pescara deve smettere di regalare metà partita agli avversari. Una difesa che concede gol con questa frequenza non può ambire a una rimonta. Gorgone ha portato freschezza mentale, ma ora serve un salto di qualità nella fase di non possesso. Ridurre le distrazioni, alzare l’intensità, preparare meglio il rientro dagli spogliatoi: la salvezza passa da qui.

Sezione: News / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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