Pescara, aria nuova con Gorgone: identità ritrovata e segnali incoraggianti

Il Pescara torna da Catanzaro con qualcosa di più prezioso di un semplice punto: una rinnovata sensazione di fiducia. Al Ceravolo si è vista infatti una squadra diversa, viva, competitiva, lontana parente del gruppo sfiduciato e arrendevole che aveva chiuso l’ultima fase dell’era Vivarini. Merito di un approccio mentale completamente differente, improntato su intensità, coraggio e partecipazione emotiva.

Il nuovo allenatore aveva pochissimo tempo per intervenire: pochi allenamenti, una rosa ridotta dalle assenze e limiti strutturali che restano ben presenti. Nessuno, d’altronde, può pretendere miracoli in così breve tempo. Eppure Gorgone è riuscito a incidere nella sfera più importante e spesso trascurata: l’atteggiamento.

Già dai primi minuti si è percepita una scossa. Il Pescara non ha aspettato, non ha temuto il palleggio avversario e non si è chiuso nella propria metà campo, come troppo spesso accaduto nelle ultime settimane. La squadra è apparsa più alta, più aggressiva, più convinta delle proprie possibilità. Quel “clic” mentale – fatto di determinazione, intensità e voglia di competere – è stato il vero segnale della serata.

Il gruppo ha risposto con personalità, mostrando una compattezza emotiva che sembrava svanita. Anche nei momenti più difficili, quando il Catanzaro ha spinto e ribaltato inerzia e ritmo, il Pescara non è crollato. Al contrario, ha reagito, ha lottato, ha provato a costruire gioco e a restare dentro la partita fino all’ultimo secondo.

Non è ancora una squadra completa, né risolta. Le problematiche strutturali rimangono, così come un’emergenza infortuni che ha condizionato e continuerà a condizionare le scelte tecniche. Ma è cambiata la mentalità, ed è da lì che si costruiscono i percorsi più importanti. Gorgone ha portato energia, equilibrio e un messaggio forte: questo Pescara può e deve crederci.

Se il punto di Catanzaro rappresenta un nuovo inizio, molto dipenderà dalla capacità di dare continuità a questo spirito. Ma una cosa è chiara: il Pescara ha ritrovato un’anima. E per una squadra in difficoltà, è il primo passo imprescindibile verso la risalita.