Il pareggio spettacolare di Catanzaro non cambia la classifica del Pescara, ma cambia — e non di poco — il vento intorno alla squadra. Il 3-3 del Ceravolo, ottenuto con coraggio, ordine e un’anima finalmente combattiva, inaugura l’era Gorgone con un segnale forte: il Delfino è vivo, vuole lottare e può farlo con più convinzione rispetto alle ultime settimane dell’era Vivarini.

Il nuovo allenatore non poteva rivoluzionare tutto in pochi giorni, e i limiti strutturali — aggravati dagli infortuni — restano evidenti. Ma qualcosa si è mosso, soprattutto nell’atteggiamento. La squadra è apparsa più presente mentalmente, più aggressiva, più pronta a soffrire insieme. La scelta di puntare su due punte pure, il pressing alto e le ripartenze verticali hanno restituito un’identità che sembrava svanita.

Un punto, questo, che non modifica la corsa salvezza ma restituisce ossigeno e serenità a un gruppo che ne aveva disperatamente bisogno. Soprattutto perché ora arriva la settimana più importante: sabato si torna all’Adriatico per affrontare il Padova in uno scontro diretto che vale doppio e che il Pescara non può più permettersi di fallire.

Padova, un crocevia da vincere a ogni costo

Il campionato non aspetta e due mesi senza vittoria pesano come macigni. Contro il Padova non esistono alternative: bisogna tornare ai tre punti per rilanciare la classifica e dare continuità ai segnali positivi mostrati in Calabria.

Il 3-3 di Catanzaro ha mostrato un Pescara più vivo, ma anche una squadra ancora poco continua, incapace di mantenere equilibrio e lucidità per 90 minuti. Sono aspetti che il cambio di guida tecnica non poteva risolvere all’istante, né si può pensare che tutte le difficoltà fossero responsabilità della precedente gestione.

Il lavoro da fare: difesa, concentrazione e gestione

Gli aspetti da migliorare restano numerosi. La tenuta difensiva è ancora fragile, i blackout nei momenti chiave rischiano di compromettere quanto di buono costruito e alcune letture individuali e collettive vanno affinate. Gorgone ha portato energia, idee e coraggio, ma servirà tempo per levigare il resto.

La sfida col Padova sarà un test della maturità ritrovata: una gara da interpretare con aggressività e ordine, evitando cali di tensione e sfruttando la nuova linfa portata dai titolari ritrovati e dagli elementi rigenerati come Tonin e Gravillon.

Un pareggio che vale fiducia, non punti: ora inizia il difficile

L’era Gorgone parte con il segno positivo, ma il percorso vero comincia ora. La squadra ha ritrovato entusiasmo, il tecnico ha subito impresso un cambio di passo emozionale e tattico, e l’ambiente — dopo settimane di scoramento — intravede di nuovo una luce.

Il Pescara visto al Ceravolo è un punto di partenza. Sabato, contro il Padova, servirà la conferma più importante: trasformare la reazione in una vittoria che manca da troppo tempo.

Sezione: News / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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