Per quello che vale, recitiamo il mea culpa ed espieremo col cilicio e sui ceci, come si usava ai tempi dell'Auto da Fè e nell'Inquisizione. Evidentemente Silvio Baldini già ad agosto aveva letto l'incredibile sceneggiatura di questo campionato che porta il suo Pescara, incerottato e con innegabili lacune tecniche, a giocarsi con buone credenziali la promozione. Lo ha sempre detto, magari in parte per gasare un ambiente depresso da 4 anni di C e amare retrocessioni precedenti, oltre che da mercati da saldi di fine stagione, ma ci ha sempre creduto. A lungo questo inverno addirittura si è pensato che in B potesse arrivarci da subito, da capolista, ma poi a dicembre, esaurita la benzina, Baldini disse al suo collega Abate: "la promozione ce la giochiamo noi e voi!" Anche lì, chiediamo venia e ci fustighiamo, ci scappò da ridere vedendo l'Entella in rampa di lancio ed effettivamente poi dominatrice del girone. Invece ha avuto ragione lui, in modo imprevisto tra l'altro: la finale promozione sarà proprio Pescara-Ternana, unico neo è che non potrà godersela proprio mister Abate, esonerato per far posto a Liverani che ha portato un gioco diverso, ma nuovi stimoli. Su un'altra cosa ha avuto ragione lui e torto noi: il girone B è stato il più performante, mentre tutti a sentenziare che Padova, Vicenza o Benevento se fossero capitati qui avrebbero fatto 100 punti. No, signori: le due finaliste sono espressione di questo raggruppamento equilibratissimo, finale a parte, dove quattro squadre si sono avvicendate in testa e dove c'erano squadre dalle grandi tradizioni come Ascoli, Spal, Perugia, Arezzo e sì anche l'indomabile Lucchese che senza una dirigenza ignobile avrebbe lottato per ben altri traguardi. Non solo, l'Entella ha poi vinto la Supercoppa di C. battendo il Padova a domicilio e il Rimini, arrivato solo undicesimo nel girone B, ha stravinto la Coppa Italia di categoria. Basta? Crediamo di sì e quindi questa in fondo è la finale più giusta, tra una squadra già costruita per primeggiare ed un'altra che vive di entusiasmi e capace di soffrire. Sarà una finale incerta ed entusiasmante, ci contiamo e il Pescara ci arriva stanco, ma col sostegno di un pubblico ritrovato, unico in C. Complimenti a Baldini, anche per come ha saputo gestire la semifinale di ritorno, magari aiutato dalla sorte (lo ha riconosciuto lui stesso) e da San Plizzari: nessun diffidato è stato ammonito ed ha risparmiato molti dei suoi giocatori chiave.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 29 maggio 2025 alle 07:43 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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